Ulisse è il campione della ragione che trionfa in Occidente, l’eroe dell’intelligenza e dell’avventura. Ma la sua figura non è univoca nella tradizione antica. Le maschere del mito greco parlano di altre ragioni, di passioni irriducibili, di colpe che l’eroe non ha pagato. E di una giustizia che non si lascia iscrivere nella legge condivisa. Monica Centanni, filologa e grecista, è professore ordinario di Lingua e letteratura greca all’Università Iuav di Venezia e all’Università di Catania.