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Comunicato del Ministero pubblico

10.05.2011

Una ditta attiva nel cantiere dell'ex-Palace di Lugano inquisita per gravi illeciti ai danni dei propri dipendenti

Il Ministero pubblico invita i cittadini a collaborare segnalando casi analoghi

Il Ministero pubblico comunica che - su segnalazione del Sindacato Unia - è stata aperta un'inchiesta nei riguardi di due cittadini stranieri responsabili di una ditta attiva nell'ambito dell'edilizia e impegnata (tramite un subappalto) nel cantiere del futuro centro culturale di Lugano. Per gli indagati il Procuratore Generale John Noseda, titolare dell'incarto, ipotizza l'accusa di estorsione, usura e falsità in documenti. In sostanza, gli operai dell'impresa venivano assunti a condizioni salariali  inferiori rispetto a quelle previste dai contratti collettivi di lavoro, e poi indotti a firmare al riguardo ricevute non veritiere. Per uno dei due accusati, il Giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato l'ordine d'arresto proposto dalla Procura, mentre per l'altro gli indizi non sono stati ritenuti sufficienti per ordinare una detenzione preventiva.

Si coglie inoltre l'occasione per dire che nelle ultime settimane sono giunte al Ministero altre segnalazioni per possibili reati analoghi, riconducibili ad aziende pure attive in cantieri destinati ad  opere pubbliche. Proprio per questo (con riferimento all'articolo 74, capoverso 1 del Codice di procedura penale) il Procuratore Generale tiene ad invitare pubblicamente i cittadini a trasmettere al Ministero eventuali utili informazioni in quest'ambito. In questa stessa ottica, il Procuratore Generale è intenzionato anche ad incontrare al più presto i rappresentanti sindacali e quelli dei datori di lavoro per definire in modo concorde le misure adatte a meglio arginare ed impedire simili fenomeni inquietanti e socialmente (oltre che penalmente) censurabili.