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Cantieri edili: indagini, un nuovo arresto e positiva collaborazione con le parti interessate

20.06.2011

Il Ministero Pubblico conferma che, nell'ambito delle inchieste in atto relative al cantiere del futuro Centro culturale di Lugano (LAC) e condotte dal Procuratore Generale  John Noseda, si trova in stato d'arresto un cittadino straniero. Le ipotesi accusatorie nei confronti dell'uomo,  approvate dal Giudice per i provvedimenti coercitivi che ha già confermato l'ordine di detenzione, sono di estorsione e usura. Questi reati sarebbero stati commessi ai danni di alcuni operai attivi nei lavori d'edificazione della nuova struttura della città di Lugano e impiegati dall' impresa subappaltatrice Concrete SA, che tuttavia - è bene sottolinearlo - è risultata estranea alla specifica vicenda e che secondo i risultati delle indagini sinora svolte si è sempre comportata in modo corretto con i propri salariati. Analoga posizione positiva è stata sinora accertata per ciò che concerne l'impresa appaltatrice COMSA SA.

Il Ministero tiene inoltre a ringraziare le Autorità comunali di Lugano per la collaborazione e la sensibilità dimostrata sin qui, e tiene a segnalare che nelle scorse settimane il Procuratore Generale - come era stato preannunciato -  ha pure incontrato i rappresentanti delle forze sindacali e i rappresentanti delle forze padronali attive nel settore edile, al fine di creare le giuste sinergie atte a costruire le opportune modalità di informazione e di intervento per combattere in modo unitario le situazioni di disagio e di degrado lavorativo che purtroppo - come l'esperienza ormai insegna - possono venirsi a creare (anche con gravi risvolti di natura penale) in quest'ambito importante della nostra economia.

Va da sé che tutte le indagini avviate attorno al cantiere del LAC stanno compiendo il loro corso. I risultati ovviamente saranno resi pubblici quando saranno ultimate.