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Clonazione di carte di credito: tre decreti d'accusa decisi dal Ministero Pubblico

20.10.2011

Come si ricorderà, verso la fine dello scorso mese di luglio erano stati arrestati a Lugano tre cittadini stranieri residenti all'estero, ipotizzando nei loro confronti l'accusa di aver clonato e utilizzato carte di credito falsificate. Il Ministero Pubblico segnala ora di aver ultimato questa inchiesta che era stata condotta in collaborazione con la Gendarmeria territoriale di Lugano e della Sezione dei reati economici e finanziari della Polizia cantonale. La procuratrice Pubblica Manuela Minotti Perucchi ha infatti emesso nei confronti delle persone coinvolte (rimaste in detenzione preventiva rispettivamente per 28 giorni in un caso e per 91 giorni negli altri due) altrettanti decreti d'accusa. Per i due imputati principali -  fissando i reati di acquisizione illecita di dati, la truffa per mestiere in parte tentata e la falsità in documenti per un ammontare complessivo di circa 80 mila franchi - è stata stabilita una condanna di 6 mesi sospesa condizionalmente per un periodo di prova di 3 anni, oltre ad una multa di 1500 franchi e al pagamento delle tasse di Giustizia. Per l'altra persona - risultata coinvolta nelle vicenda in maniera più lieve- è stata decretata una pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere da 50 franchi l'una, corrispondenti a 4500 franchi complessivi.