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Esito delle elezioni per il Consiglio Nazionale e violazione del segreto di ufficio: un decreto d'abbandono

09.11.2011

Il Ministero Pubblico ha condotto un'inchiesta negli scorsi giorni

Il Ministero Pubblico informa che lo scorso 26 ottobre ha promosso - su segnalazione della Direzione del Dipartimento Istituzioni - un procedimento per violazione del segreto d'ufficio (articolo 320 del Codice penale). L'obiettivo era quello di verificare l'esattezza o meno dei dubbi sollevati in atti parlamentari circa eventuali fughe di notizie riservate dopo l'accertamento delle elezioni federali del 23 ottobre, con particolare riferimento all'esito - scaturito automaticamente dal sistema informatico, ma non ancora avallato dal Consiglio di Stato - del sorteggio fra i candidati Monica Duca Widmer e Marco Romano, giunti a parità di suffragi sulla lista del PPD per il Consiglio Nazionale.

Il risultato infatti - così come per altro deciso dalla direzione dello spoglio - non poteva essere comunicato pubblicamente, in quanto la scelta circa la procedura da adottare in un simile caso era di esclusiva competenza del Governo cantonale. Ne consegue che la diffusione intempestiva di una simile informazione avrebbe potuto comportare ingerenze o altre complicazioni.

L'inchiesta, condotta negli scorsi giorni dal Procuratore Generale John Noseda coadiuvato dai Procuratori Pubblici Fiorenza Bergomi e Andrea Pagani, non ha permesso di stabilire che il risultato del sorteggio automatico sia stato portato a conoscenza di persone non autorizzate, ossia non coinvolte nei lavori di spoglio. D'altra parte è stato assodato che anche i due candidati coinvolti nella vicenda non hanno ricevuto la sera del 23 ottobre comunicazione dell'avvenuto sorteggio automatico, né del suo esito.

Le verifiche hanno inoltre confermato che i membri della direzione dello spoglio avevano ritenuto superato e irrilevante l'esito del sorteggio automatico e non ne avevano nemmeno informato il Consiglio di Stato fino al momento della decisione intervenuta la sera del 25 ottobre.

Di conseguenza, è stato stabilito che non vi sono elementi sufficienti per procedere alla promozione di un'accusa. E' stato dunque deciso di emanare un decreto di abbandono.