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Rinviato a giudizio un venditore d'auto

19.01.2012

Il Ministero Pubblico conferma che è stato rinviato a giudizio dinanzi alla Corte delle Assise correzionali di Bellinzona un cittadino svizzero trentacinquenne, già condannato per reati patrimoniali e falsità in documenti, ipotizzando nei suoi confronti l'accusa per  numerosi reati commessi nell'ambito della sua attività professionale di venditore d'auto: truffa ripetuta, istigazione a complicità in truffa, appropriazione indebita, furto, ripetuta falsità in documenti, soppressione di documenti, denuncia mendace. I fatti sono avvenuti nel periodo fra il mese di gennaio 2010 e il mese di aprile dello stesso anno. L'imputato, nell'intento di conseguire vantaggi patrimoniali, ha simulato una ventina di vendite di automobili a nome di acquirenti inesistenti (o persone esistenti ma ignare dei suoi sotterfugi), elaborando contratti di vendita fasulli. L'imputato ha così indotto il suo datore di lavoro ad ordinare veicoli alla sede centrale, che ha potuto poi rivendere ad un prezzo inferiore, con un pregiudizio patrimoniale complessivo di circa 70'000 franchi. L'atto di accusa è stato stilato dalla Procuratrice Pubblica Manuela Minotti Perucchi.