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Caso Peric: un atto di accusa aggiuntivo per il presunto medico di Savosa

06.04.2012

Il Ministero Pubblico segnala che la Procuratrice Manuela Minotti Perucchi ha firmato un'atto d'accusa aggiuntivo nei confronti di Vidoje Peric, già rinviato a giudizio nel 2009, ed ora di fronte alle Assise criminali di Lugano. Nei suoi confronti si ipotizzano diversi reati messi in atto dall'accusato nel corso di una lunga attività abusiva nell'ambito sanitario.

In particolare, si fa riferimento al fatto che egli avrebbe esposto a pericolo di morte o a grave pericolo di perdita della salute (lesioni gravi e abbandono) le persone delle quali doveva avere cura essendosi proposto loro come medico, e avendo praticato loro terapie altamente invasive senza le indispensabili garanzie di sterilità, ingannando soprattutto chi aveva instaurato con lui un radicato rapporto di fiducia pluridecennale, e questo anche dopo il suo arresto avvenuto nel 2007. Inoltre è emerso dall'inchiesta che in un caso egli ha effettuato due sedute  di terapia ad una paziente con iniezioni massicce di procaina, ferendola gravemente, tanto da metterla in pericolo di vita.

In aggiunta viene imputato all'accusato la truffa per mestiere per l'esercizio abusivo della professione di medico, praticando terapie che gli erano vietate, nonché ripetuta disobbedienza a decisione delle Autorità per aver continuato la sua attività abusiva dopo una decisione del Dipartimento competente del 1995, e questo anche dopo la carcerazione del 2007. Ancora si ipotizzano nei suoi riguardi i reati di violazione della Legge federale sugli agenti terapeutici, e la grave infrazione alla Legge sanitaria.