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Rinvio a giudizio per due coniugi attivi in ambito sanitario

26.04.2012

 Il Ministero Pubblico continua la sua azione di repressione delle azioni volte soprattutto a sfruttare le assicurazioni sociali. Si segnala infatti che la Procuratrice Manuela Minotti Perucchi ha rinviato a giudizio di fronte alla Corte delle Assise criminali di Lugano due coniugi svizzeri ma residenti all'estero, lui medico chirurgo e lei infermiera. Entrambi erano stati attivi in Ticino - tramite una loro società (decretata fallita nel 2009) - fra il 2004 e il 2007  nel contesto delle cure e dell'assistenza a domicilio (Spitex). Le ipotesi accusatorie nei loro confronti sono molteplici. I due, singolarmente e parzialmente in correità, avrebbero commesso truffe aggravate per mestiere avendo presentato alle casse malati più di 500 fatture false e relative a prestazioni fittizie o maggiorate nei tempi, arrecando in tal modo un danno che sarebbe di circa 450 mila franchi. Inoltre sarebbero state notificate ad un'assicurazione fittizie assenze per malattia o infortunio di dipendenti (ignari del fatto) della società che gestivano. Ancora e sempre in relazione alla predetta società, si ipotizzano poi a carico del medico i reati di false comunicazioni al tenitore del registro di commercio, di frode nel pignoramento, di bancarotta fraudolenta e cattiva gestione, tutte azioni che avrebbero provocato un danno a parecchi creditori per un ammontare di circa 1 milione e mezzo di franchi. A ciò si aggiunge ovviamente l'ipotesi del reato di falsità in documenti e, sempre a carico del medico, di diffamazione, atto commesso tramite un sito internet ai danni di un operatore sanitario attivo nel nostro Cantone. Si segnala che i due accusati alla fine del 2007 erano stati posti in detenzione preventiva per, rispettivamente, 60 e 36 giorni. Va detto ancora che sono stati posti sotto sequesto in Italia alcune proprietà immobiliari appartenenti agli accusati.