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Furti agli anziani: arrestati i due autori nel Luganese

21.06.2012

Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che  a seguito di un'indagine congiunta condotta dalla Sezione Reati Contro il Patrimonio ed il Commissariato di Lugano i Reparti Mobili Sottoceneri, nell'ambito del dispositivo DISCOMO, hanno proceduto al fermo di due cittadini stranieri fortemente sospettati di essere gli autori di una serie importante di furti ai danni di anziani avvenuti negli ultimi mesi nel nostro cantone. L'arresto é avvenuto il 16.06.2012, poco dopo le ore 12:00, in via del Tiglio a Cassarate  quando gli agenti del Reparto mobile Sottoceneri hanno proceduto al fermo di un 41enne e di una 40enne a bordo di un'auto con targhe italiane.  Dal primo controllo i due sospetti venivano trovati in possesso di due ricetrasmittenti, telefoni cellulari ed in un secondo tempo veniva ritrovata della refurtiva riconducibile ad un furto commesso quel giorno a Locarno. Il modus operandi utilizzato dai due malviventi era il seguente: dapprima avvicinavano la potenziale vittima per strada nelle vicinanze della sua abitazione. Successivamente le carpivano la fiducia presentandosi quali amici dei figli o di conoscenti. La donna per ottenere maggiore benevolenza millantava di trovarsi in stato interessante. Dopodiché, con la scusa di avere la casa in ristrutturazione, riuscivano a farsi accompagnare all'interno dell'abitazione o dell'appartamento chiedendo di poter visionare il parquet per un eventuale acquisto per il loro domicilio. Una volta all'interno la coppia, sempre con la scusa dell'abitazione in ristrutturazione, chiedeva alla vittima se poteva custodire i loro gioielli fino al termine dei lavori. Unitamente alla vittima si recavano dove abitualmente custodiva i valori (gioielli e denaro) all'interno della casa lasciando i propri, riuscendo in questo modo a localizzare il loro obiettivo. Dopodiché, si spostavano nella cucina o nel soggiorno per sorseggiare delle bevande offerte dall'ignara vittima. Con una scusa, spesso per recarsi al bagno, uno dei due raggiungeva il luogo dove erano custoditi i valori per rubarli. Poco dopo aver effettuato il colpo, sempre con delle scuse abbandonavano in fretta e furia il domicilio della vittima facendo perdere le loro tracce. Gli arresti sono stati confermati dal Giudice dei provvedimenti coercitivi  e l'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Margherita Lanzillo.  

La Polizia cantonale ricorda che è molto importante aprire la porta solo alle persone che si vogliono realmente fare entrare in casa. Evitare di far entrare in casa persone che non si conoscono o non gradite. Le capacità persuasive di questi individui sono estremamente pericolose e possono far cadere in errore persone che, anche in questo caso, danno un'eccessiva confidenza al prossimo. Avvisare tempestivamente la Polizia cantonale telefonando al numero delle emergenze 112 o 117, oppure alla Centrale operativa allo 0848 25 55 55 qualora si verificassero situazioni di questo genere per permettere l'identificazione dei malviventi e reagire contro questi fenomeni in maniera adeguata. Pure eventuali vittime dei due malviventi, che non hanno ancora sporto denuncia, sono invitati a contattare la Polizia cantonale allo 0848 25 55 55.