Nello svolgimento delle loro funzioni, Polizia e Magistratura sono spesso confrontate con persone provenienti da più parti del mondo. Sorge dunque la necessità di capire cosa viene detto e farsi capire durante un'udienza o di tradurre atti da e per autorità estere, lettere, denunce o corrispondenza di varia natura indirizzate ai servizi giudiziari.
Per assicurare queste attività si ricorre a collaboratori/trici esterni/e al Corpo di polizia e alla Magistratura, che garantiscono la loro disponibilità quali traduttori/trici e/o interpreti ufficiali. In quanto soggetto alle esigenze d’inchiesta o d'intervento, il lavoro di traduttore/trice e interprete si svolge prevalentemente su chiamata. Al momento della sua valutazione ogni traduttore/trice o interprete è chiamato/a a indicare la propria disponibilità.