La violenza domestica avviene in un ambiente dove ci si aspetta di stare bene, sentirsi sicuri e protetti.
Le persone coinvolte condividono un legame intimo e di affetto. In presenza di persone bisognose di specifiche cure e attenzioni - come per esempio in presenza di minori, anziani o persone disabili - è presente anche un legame di dipendenza.
La violenza compromette questo legame, provocando una perdita di sicurezza e protezione.
La violenza esercitata nel contesto familiare va distinta dal conflitto familiare:
| Conflitto | Violenza |
| Relazione paritaria e simmetrica | Relazione basata su potere e controllo |
| Identità delle parti preservata | L’altro visto come oggetto |
| Confronto su opinioni discordanti | L’altro visto come causa del problema |
| Limitato nel tempo | Ciclica con escalation |
In un conflitto le persone coivolte riescono a trovare una soluzione rispettosa dei bisogni di ognuno. Quando c'è violenza, considerazione e rispetto vengono a mancare e la relazione diventa tossica.
In presenza di violenza domestica, la relazione si caratterizza per l'alternarsi di fasi che si ripetono nel tempo (L. Walker, 1979):

Per chi vive violenza è spesso difficile dare un nome a quello che subisce. Riconoscere e prendere distanza dal contesto violento, chiedere informazioni o aiuto, denunciare la persona responsabile o districarsi nelle diverse procedure giudiziarie, può risultare difficile anche a causa del senso di responsabilità e/o vergogna che simili situazioni possono generare in chi le vive.
A tale scopo e per favorire l'accesso agli aiuti necessari, la legge prevede la consulenza professionale, anonima e gratuita presso i Consultori per l'aiuto alle vittime di reati presenti in tutti i Cantoni.