La tassa di collegamento
La tassa di collegamento è un'imposta con scopo di orientamento a carico di chi genera importanti correnti di traffico.
Per generatori di importanti correnti di traffico si intendono in particolare le aziende e i negozi (centri commerciali) che dispongono di 50 e più posteggi destinati al personale, rispettivamente alla clientela.
Concretamente, ad essere assoggettati alla tassa sono i proprietari dei fondi o di un insieme di fondi in connessione spaziale o funzionale, sui quali vi sono posteggi per almeno 50 autoveicoli nei Comuni in cui si applica il regolamento cantonale posteggi privati.
Sono esenti dalla tassa i posteggi destinati alle abitazioni, agli utenti di strutture pubbliche o d'utilità pubblica (es. visitatori di ospedali), come pure impianti Park&Ride o posteggi ad uso pubblico non utilizzati da pendolari rispettivamente non a disposizione in modo preponderante di singole attività.
I posteggi abusivi sono assoggettati alla tassa di collegamento fin quando non saranno regolamentati o eliminati.
La tassa di collegamento si inserisce in un pacchetto di misure messe in atto dal Dipartimento del territorio con lo scopo di arginare l'aumento del traffico veicolare, rispettivamente di ridurlo. Il potenziamento del trasporto pubblico interno e transfrontaliero, la strategia coordinata sulla disponibilità di posteggi e sulla mobilità combinata, il potenziamento delle infrastrutture ciclabili, le misure di mobilità aziendale e la promozione di modi di spostamento alternativi all'automobile fanno parte, assieme alla tassa di collegamento, della strategia del Dipartimento a favore di una mobilità più sostenibile.
La tassa di collegamento persegue l'obiettivo primario di influenzare la scelta del mezzo di trasporto, orientando l'utente a scegliere un modo di spostamento alternativo all'automobile, in particolare nei pendolari e in chi si muove per acquisti. Le maggiori congestioni della rete stradale si riscontrano infatti nelle ore di punta della mattina e della sera, quando si concentrano gli spostamenti pendolari. Se alla mattina la maggior parte degli spostamenti è svolta per motivi di lavoro, nelle ore di punta della sera gli spostamenti per acquisti vanno a sommarsi a quelli per lavoro, causando spesso il prolungamento dell'orario di punta.
Al contempo s'intende finanziare le spese di gestione dell'offerta di trasporto pubblico, al quale la tassa è vincolata.
L'obiettivo primario della tassa di collegamento, ossia quello di influenzare la scelta del mezzo di trasporto per gli spostamenti sistematici e per gli acquisti viene raggiunto grazie alla relazione diretta che esiste tra la scelta dell'automobile e la disponibilità e l'attrattività (costo) del posteggio a destinazione (causalità dimostrata e riconosciuta anche dal tribunale federale). Una minore disponibilità di posteggi e/o un maggior costo portano l'utenza a scegliere un modo di spostamento alternativo. L'effetto auspicato della tassa di collegamento si raggiunge quindi solo nel caso in cui il costo venga riversato sull'utilizzatore finale e/o il numero di posteggi in esercizio venga ridotto.
La riduzione volontaria di posti auto in esercizio viene incentivata attraverso riduzioni della tassa (Art. 35f LTPub e Art. 8 RTColl). Il Dipartimento del territorio, già da diversi anni, incentiva inoltre l'introduzione da parte delle aziende di misure di mobilità aziendale, come ad esempio la gestione mirata dei posteggi, l'ottimizzazione dei turni di lavoro, incentivi al car pooling e all'uso del trasporto pubblico o incentivi all'uso della bici. Queste misure possono essere applicate al fine di facilitare la rinuncia volontaria all'uso dell'auto e quindi del posteggio, oppure possono essere previste quali misure accompagnatorie alla riduzione del numero di posteggi deciso dal proprietario del fondo o dall'azienda.