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Programmi d'agglomerato (PA)

I Programmi d'agglomerato ticinesi

I Programmi d'agglomerato (PA) hanno acquisito un ruolo centrale nella pianificazione del territorio e nella gestione della mobilità. Nati nell'ambito della Politica degli agglomerati - promossa dalla Confederazione all'inizio degli anni 2000 per affrontare i problemi di traffico nei centri urbani - sono giunti ora alla quarta generazione.

I PA si affermano viepiù quale livello intermedio tra la pianificazione delle utilizzazioni dei Comuni e quella direttrice del Cantone. Essi sono chiamati a precisare ulteriormente una visione integrata dello sviluppo territoriale e della mobilità alla scala regionale.

Il Cantone Ticino ha partecipato a tutte le edizioni di PA promossi finora dalla Confederazione.

Per la prima generazione sono stati presentati i PA del Luganese e del Mendrisiotto che nel 2010 hanno ottenuto un cofinanziamento complessivo di 46,85 Mio fr.

Per la seconda generazione la partecipazione ha coinvolto tutti i quattro agglomerati del Cantone che nel 2014 hanno ottenuto un cofinanziamento complessivo di circa 71 Mio fr.

Nella terza generazione sono stati aggiornati i quattro PA. I quattro programmi ticinesi sono stati valutati positivamente dalla Confederazione che ha stanziato un contributo complessivo di 41.54 mio di franchi.

Nella quarta generazione è stato aggiornato unicamente il Pogramma d'agglomerato del Locarnese. La valutazione da parte della Confederazione é attesa entro il 2023.

Obiettivi e finanziamento dei Programmi d'agglomerato

Nel 2001 il Consiglio federale ha varato la politica degli agglomerati con l'obiettivo primario di favorire la collaborazione verticale (Confederazione-Cantone-Comuni) e quella orizzontale (tra Comuni) all'interno degli agglomerati.

Nel 2006 il Parlamento ha approvato la Legge federale concernente il Fondo infrastrutturale per il traffico d'agglomerato (LFIT) e la costituzione dell'omonimo fondo. Esso ha una validità di 20 anni e dispone di 6 miliardi di franchi, quali contributi agli investimenti destinati a migliorare le reti dei trasporti nelle città e negli agglomerati.

Su questa base, dal 2011 la Confederazione ha sostenuto interventi per la rete dei trasporti fino a un massimo del 50% del loro costo realizzativo. Questo primo finanziamento ha permesso di cofinanziare le opere infrastrutturali dei PA di prima e seconda generazione.

Il finanziamento dei PA di terza generazione e di quelli successivi è assicurato tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) approvato da Popolo e Cantoni nel 2017. Questo fondo a tempo indeterminato iscritto nella Costituzione consente alla Confederazione di disporre di sufficienti risorse per l’esercizio, la manutenzione e l’ampliamento delle strade nazionali nonché per sostenere finanziariamente i PA.

La quota sussidiabile è determinata dal rapporto benefici/costi delle misure previste. I contributi non sono erogati per singoli progetti, ma concessi ai PA trasporti e insediamento.

Il PA è definito quale strumento che permette di coordinare tematiche multidisciplinari all'interno di un agglomerato. Esso va allestito secondo le istruzioni fornite dalla Confederazione e deve soddisfare determinati requisiti di base e di criteri di efficacia.

L'impostazione definita dalla Confederazione per i PA è analoga alla politica perseguita nel nostro Cantone mediante l'elaborazione dei Piani regionali dei trasporti, per la quale è stata decisiva l'istituzione delle Commissioni regionali dei trasporti quale organo politico posto ad un livello intermedio tra il Cantone e i Comuni (v. il cap. 2.3 della Guida di riferimento: PA di seconda generazione, del 2008).

Il Fondo infrastrutturale per il traffico d'agglomerato e in seguito il FOSTRA hanno aperto nuove prospettive per il finanziamento delle opere a favore della mobilità di valenza regionale. Grazie ai finanziamenti destinati agli agglomerati, misure che non erano sussidiabili dalla Confederazione hanno potuto beneficiare del suo sostegno (ad esempio la realizzazione di percorsi ciclabili o pedonali e la rete tram-treno del Luganese).