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Il Consiglio federale decide d'includere il progetto concernente il collegamento veloce A2-A13 nel pacchetto di misure contemplate dal Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA), con Orizzonte realizzativo 2040.
L'anticipo della progettazione da parte del Cantone Ticino ha consentito di accelerare le tempistiche del processo di realizzazione, nonché di creare le premesse che hanno portato alla decisione della Confederazione.
La “Bozza verde” del collegamento veloce viene inviata a Berna all'Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) per il preavviso federale.
Presentazione del progetto generale, denominato Bozza verde, del nuovo collegamento A2 - A13.
La consegna all'Ufficio federale delle strade (USTRA) è prevista per dicembre.
Il Consiglio di Stato ha approvato il progetto di Messaggio all'indirizzo del Gran Consiglio concernente la concessione di un credito di 9.600.000 franchi per l'allestimento del piano generale del collegamento stradale A2/A13 variante 6A.
Il Dipartimento del territorio ottiene luce dalla Confederazione alla realizzazione del progetto di massima del collegamento veloce tra Bellinzona e Locarno.
La variante prescelta da Berna è la 6A, tutta in galleria, che passerà sottomontagna tra Cadenazzo e Quartino.
Le tre varianti di tracciato rimaste in gioco sono la variante “strada esistente” (variante 2), che corre sul corridoio della strada attuale, la variante “pianura”, che si sviluppa parzialmente in parallelo alla linea ferroviaria (variante 3), e la variante “libera”, che prevede una galleria tra Cadenazzo e Quartino (variante 6).
Gli approfondimenti ne hanno confermato fattibilità dal profilo tecnico, territoriale e ambientale ma hanno portato, senza cambiarne tuttavia l'impostazione concettuale, ad alcune modifiche di tracciato delle varianti 2 e 3 in ragione della nuova direttiva sulle gallerie, ciò che ha generato un aumento dei costi del collegamento di circa 200- 300 milioni di franchi secondo la variante.
Presentati i risultati intermedi degli approfondimenti sulle tre varianti di tracciato.
I vincoli tecnici previsti significherebbero per le tre varianti un aumento dei costi e per due di esse degli adeguamenti di tracciato.
È stato inoltre richiesto di prevedere gallerie a canne separate come definito da una nuova direttiva adottata dalla Confederazione successivamente alla fine dello studio di fattibilità del 2010.
I risultati definitivi saranno trasmessi all'USTRA entro fine anno, contemporaneamente al dibattito alle Camere federali sul Decreto federale sulla rete delle strade nazionali che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2014.
La breve presa di posizione dell'USTRA ha confermato che le tre varianti presentate dal Cantone sono le migliori fra quelle allo studio, ma non ha indicato una preferenza, ponendo invece una serie di quesiti tecnici con una conseguente richiesta di approfondimento.
Un incontro tecnico avvenuto il 9 novembre fra il Dipartimento del territorio e l'ufficio federale ha permesso di chiarire i termini del mandato di approfondimento.
Quest'ultimo, in particolare, dovrà verificare le capacità nei nodi e il funzionamento delle intersezioni; prevedere gallerie a due canne separate (secondo le nuove normative del DATEC entrate in vigore nell’agosto del 2010); verificare, infine, lo spazio e i costi per realizzare le centrali di ventilazione in superficie, possibilmente nelle aree dei portali.
Il Cantone e la DPP accoglie questa richiesta e definisce l'attribuzione di un mandato per eseguire gli approfondimenti richiesti da Berna.
Il Cantone consegna l'incarto completo dello studio di fattibilità delle varianti all'USTRA il 16 novembre 2010.
Tutte le otto varianti studiate risultano fattibili.
Il Consiglio di Stato adottando il rapporto della Direzione politica di progetto (DPP) decide di:
Confronto delle varianti con il metodo di valutazione approvato dall'Ufficio federale delle strade nazionali che si basa sui principi dello sviluppo sostenibili.
Lo studio si concluderà alla fine del mese di settembre.
In agosto la DPP decide quali osservazioni emerse dalla consultazione ritenere per il proprio rapporto finale.
In luglio si conclude la consultazione degli Enti interessati.
In giugno il Consorzio consegna il rapporto conclusivo dello studio di fattibilità.
Con la presentazione dei risultati viene avviata ufficialmente la consultazione.
In marzo la DPP decide di allargare a otto lo spettro delle varianti da studiare.
In febbraio il Consorzio consegna il rapporto intermedio dello studio di fattibilità.
In ottobre il Consiglio di Stato attribuisce l'incarico per lo studio di fattibilità per l'elaborazione di varianti.
In marzo il Gran Consiglio (Messaggio del Consiglio di Stato e Rapporti del Gran Consiglio 6147) stanzia un credito di 750mila franchi per l'allestimento di uno studio pianificatorio del collegamento A2-A13, ovvero l'elaborazione di sei varianti di collegamento da sottoporre all'Autorità federale.
Il Consiglio federale pone in consultazione l'adeguamento del Decreto federale concernente la rete delle strade nazionali, che propone di completare la rete attuale con circa 400 km di strade, tra cui il collegamento A2-A13, che saranno finanziati grazie ai fondi previsti dal Messaggio sul Fondo infrastrutturale.
In settembre il Dipartimento del territorio pubblica sul Foglio ufficiale del Cantone Ticino e su quello svizzero un bando per l'assegnazione del mandato per uno studio pianificatorio di collegamento stradale A2-A13 (elaborazione di varianti).
Il consorzio aggiudicatario del mandato avrà il compito di allestire uno studio di fattibilità su sei varianti.
Nel frattempo, il Consiglio di Stato ha attribuito dei mandati per l'individuazione e l'attuazione di possibili miglioramenti a breve-medio termine della rete stradale attuale.
Il Gran Consiglio approva un credito di 4,6 milioni di franchi per la progettazione di massima della Variante '95, poi bocciata in votazione popolare, e del Parco regionale del Piano di Magadino.
Il Consiglio federale approva il Piano settoriale dei trasporti, che inserisce il collegamento A2-A13 nella rete di base delle strade di importanza nazionale.
Consiglio di Stato, Gran Consiglio e Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) approvano la scheda di PD, che prevede anche il collegamento A2-A13 e il Parco del Piano di Magadino.
Il Piano Direttore evidenzia la necessità di affrontare la destinazione del Piano di Magadino con una pianificazione comprensiva delle funzioni insediative (residenziali, industriali, artigianali e commerciali), agricole, naturalistiche e paesaggistiche.
Il collegamento A2-A13 è un elemento importante.