Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

279 fALÍSC fALiSCiÓn 1. Di pianta o frutto che non ha l’atteso sviluppo, che non giunge a maturazione: l’è falísc, è inaridito, sterile: del grano (S. Abbondio), spiga faliscia, spiga inaridita, vuota, priva di grani (Brissago), castégna faliscia, castagna mancata, guscione (S. Abbondio), arísc falísc, riccio vuoto, senza castagne (S. Antonio), ai falísc, aglio vuoto (S. Abbondio). 2. Derivati faliscias.f. Guscione, castagna vuota (Monteggio). falisción s.m. Guscione, castagna vuota (Chironico [1]). V. inoltre  falisciós ha rispondenze nel novarese, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola e in Valtellina: cfr. i novar. fališšu ‘fallace’, fališša ‘castagna mancata’ (Borgomanero), falísc‘infecondo, sterile; vuoto, senza contenuto’ (Oleggio) [2], lomb. falíš ‘noce, nocciola senza frutto’ (Pallanza), ossol. prealp. (Vogogna) bütá falísc ‘false buttate’, falísc ‘guscioni’, valcannob. castégna falicia ‘castagna vuota’, spiga falicia‘spiga ammuffita’ (Suna), felísc ‘ingannevole: di fagiolo o altro non pieno, ma quasi vuoto di seme’ (Crealla), biava felisce‘segale inaridita’ (Crealla) [3], v. inoltre il tiranese falíš ‘fallace, manchevole, falloso, che non arriva alla maturazione; inaffidabile: del tempo’ [4]. i Mat. VSi attestano inoltre, per Vogogna, le espressioni la rèssiga la fa falísc ‘la sega sgarra: quando sfugge, esce dal solco, perché guidata male’ e tirá a falísc‘sbagliare il colpo, il bersaglio’. – Probabilm. da un lat. tardo *fALLiTīCiu(M) ‘ingannevole’, ottenuto per aggiunta del suff. agg. -īCiu(M), di valore deprezzativo [5], al part. pass. di *fALLīRe(< lat. fALLĕRe ‘venir meno a, non adempiere; far cadere, ingannare’ [6]). B i b l.: MOnTi 389. [1] AiS 7.1293 P. 32. [2] PAGAni 925, fORTinA 69. [3] WeTzeL-ROSSi 113, Mat. VSi. [4] BOnAzzi, Lessico 1.278. [5] ROhLfS, Grit. 3.1038. [6] ReW 3167. Galfetti FALISA (falíša) s.f. Scintilla, favilla (Montecarasso). etimologia discussa. flechia, sulla base delle numerose attestazioni reperite con diversa suffissazione nei dialetti italiani, pensa a una formazione originatasi dal lat. fAVīLLA(M) ‘cenere ardente; scintilla, favilla’ o dalla sua forma metatetica tardo lat. *fALLīVA(M) (v.  faliva), mediante un morfema derivativo -isca[1], per cui cfr. i sin.  lisca2, sisca, trisca; similmente Prati fa discendere i trev. fulisca, bellun. falisca, folisca, triest. falisca‘id.’ da *fAViLLiSCA‘scintilla, favilla’ [2]; MeyerLübke pensa invece che il tipo, rappresentato dal port. faisca, sia l’esito dell’incrocio del germ. fALAWiSKA‘scintilla’ con il lat. *fALLīVA(M) ‘id.’ ( faliva), mentre von Wartburg propone per l’istr. falische una derivazione dal solo germ. fALAWiSKA[3]. – Cfr.  falispa. B i b l.: AiS 5.926. [1] fLeChiA, AGi 2.341-343. [2] PRATi, etim.ven. 61. [3] ReW3152, feW3.377; cfr. inoltre Dei 2.1585, ReP 600, COROMinAS 2.68. Galfetti faliscia  falísc FALISCIÓN(fališ) s.m. filtro del colatoio per il latte. V a r.: faliscióm(Broglio), falisción(Lev., fusio), fliscióm(Campo VMa. [1]). 1. Designa in genere un fascetto di paglia, erbe, radici, rafia, striscioline di corteccia secondaria o di fronde di pino, che si poneva sul fondo del colatoio per filtrare il latte dalle impurità cadutevi durante la mungitura. – Ad Airolo, con trasparente metafora, dartǘ sénza falisción, colatoio senza filtro: persona chiacchierona, incapace di mantenere un segreto. 2. il termine è anche usato per designare il tipo di vegetale che solitamente si impiega a tale scopo: il licopodio (Quinto, circ. Airolo, Broglio), il nardo sottile (Airolo) o il politrico (Campo VMa.); – barbís ’i pèran falisción, baffi che sembrano licopodio: vistosi (Airolo [2]). il fatto che in ambiente alpino venisse impiegata anche la felce per filtrare il latte con il colatoio [3] invita a individuare l’etimo nel lat. fĭLiCe(M) [4]; più precisam., dato che al borgom. flša‘felce’ è stata presupposta una base *fiLĭCeu(M) ‘di felce’ [5], è possibile che il term. derivi da quest’ultima con l’aggiunta del suff. -ōne(M). – La voc. protonica i si deve alla palatale seguente [6]. B i b l.: [1] AiS 6.1202 Leg. P. 50. [2] BeffA123. [3] Cfr. GiACCheTTO, Aspetti 15, SeLLA, flora 143. [4] ReW 3294. [5] SALViOni-fARé, Postille 3299a. [6] Cfr. SALViOni, AGi 9.207, Scritti 1.32, SGAnzini, iD 2.142. Galfetti falisción  falísc

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