Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

326 FARINA FARINA 9. Derivati farín nella locuz.s. lacc –, pappa a base di latte e farina (circ. Giornico). farinada (Magadino, Lug.), ferinada (Biasca) s.f. Farinata, vivanda a base di farina tostata e cotta nell’acqua. farinásc s.m. 1. Farinaccio, farina grossolana, di qualità scadente (Lavertezzo). – 2. Pastone per i maiali a base di farina di vinacce e castagne (Moghegno). farinèi s.m. Produttore e venditore di farina (Ludiano [39]). farinèla (Carasso, Bellinzona, Biasca, Pollegio, BrioneVerz., Lug.), farinéla(Ludiano, Dalpe,Mergoscia), farinèle (Montecarasso), ferinèla(Biasca) s.f. 1. Farina grossolana, di qualità scadente (Dalpe). – 2. Polenta troppo dura e mal cotta a causa di un eccessivo dosaggio di farina (Mergoscia). – 3. Nella locuz.agg. in–, farinoso, asciutto: di frutto (Brione Verz.). – 4. Pruina che riveste gli acini d’uva e le susine (Lug.). – 5. Varietà di uva a grappoli lunghi e dagli acini piccoli, fitti e pruinosi (Montecarasso, Carasso, Bellinzona). – 6. Farinello comune, atriplice e altre specie affini del genereChenopodio (Biasca, Ludiano, Pollegio). farinéll1 (Lavizz., circ. Maggia, Loc.), fariniéll (Ons.), sfarinéll (Cavergno) agg. 1. Farinoso, asciut - to, friabile, che si disfa facilmente: specialmente di patate, ortaggi, frutti o polenta. – 2. Che produce molta farina (circ. Maggia, S. Abbondio). 1. Entra inoltre nella locuz.s. züca farinèla, varietà di zucca bianca (Auressio, Caviano). farinéll2 s.m. Falco (Lodrino [40], Bondo). farinèll (Agno, Pedrinate, Poschiavo), farinéll (Camorino, Gnosca, Lumino, Lev., Gerra Gamb., Vairano, Rivera, Roveredo Grig., circ. Mesocco), farinill (Olivone) s.m. 1. Farina grossolana, di terzo velo (Pedrinate, Poschiavo). – 2. Spolvero di farina (Dalpe). – 3. Grumo di farina (Lumino, Gerra Gamb., Agno). – 4. Farinello comune, atriplice e altre specie affini del genere Chenopodio (Gnosca, Olivone, Lev., Vairano, Rivera, Roveredo Grig., circ. Mesocco, Poschiavo). – 5. Spinacio selvatico, chenopodio Buon Enrico (Camorino, Personico). – 6. Arbusto e bacca del biancospino (Lumino, Roveredo Grig.). farinént (Leontica, Lev., Vairano, Lug., Roveredo Grig., Breg.), infarinént (S. Antonio, Gudo, circ. Taverne, Arosio, Lamone), infarinénte (VColla), infariníent (Isone) agg. 1. Farinoso, asciutto, friabile, che si disfa facilmente: specialmente di patate, ortaggi, frutti o polenta. – 2. Che produce molta farina. farinéta, farinèta; farinéte (Bironico), farinète (Gerra Gamb.), ferinèta (Biasca), harinète (Gorduno) s.f. 1. Cruschello, tritello, farina grossolana di secondo o terzo velo. – 2. Farina di granoturco usata per preparare polentine (Meride). – 3. Spolvero di farina (Mosogno). – 4. Becchime (Lavertezzo). – 5. Pruina che riveste gli acini d’uva (Pianezzo, Croglio, Pregassona). farinétt s.m. Fior di farina (Ligornetto). farinò (Osco), farinóu(Mergoscia), infarinò(Montecarasso) agg. Farinoso, asciutto, friabile, che si disfa facilmente: specialmente di patate, ortaggi, frutti o polenta. farinón s.m. 1. Tritello, farina grossolana, di qualità scadente, contenente crusca (Indemini). – 2. Oidio, crittogama della vite (Pianezzo). farinós, farinús; farinóus (Bodio, Giornico), ferinós (Biasca), harinús (Gorduno) agg. 1. Farinoso, asciutto, friabile, che si disfa facilmente: specialmente di patate, ortaggi, frutti o polenta; – polveroso: di terra (Osco). – 2. Che produce molta farina. farinòta s.f. Farina grossolana, di terzo velo (SopraP.). farinòtt s.m. Tritello, farina grossolana, di qualità scadente, usata per preparare pane da foraggio (Posch.). sfariná, sfarinaa; desfariná (Cimadera), insfarinè (Mesocco), sfarinè (Giornico), sfarinèe (Lodrino) v. 1. Sfarinare, ridurre in farina, in polvere. – 2. Sciogliere i grumi di farina (Grono). V. inoltre  infariná 10. Composti farinarsa(SopraP., Posch.), fararsa(Poschiavo), farinarza (Stampa, Vicosoprano), farinèrza (SottoP.) s.f. Farinata. In Val Poschiavo la vivanda veniva talvolta consumata a colazione: sicóme l’é n’anada scarsa, a culizzión l’é farinarsa, siccome è un’annata scarsa, a colazione c’è farinata [41]. – Qui anche il sintagma bròda da farinarsa, minestra di farina abbrustolita nel burro e bollita nel brodo o nell’acqua (SopraP. [42]). – Entra nell’incipit di una filastrocca: fait fararsa, pitt brüsada, bricch magliada, [ho] fatto la farinata, un poco bruciata, per nulla mangiata (Poschiavo [43]). – Doc., nell’accusa di una teste a un processo per stregoneria: «mi consigliò che dovevo far fare farinarza, et cadolcha ( cadulca) che sarebbe ritornato [il latte]» (Poschiavo 1672 [44]). mangiafarina s.m. Individuo sporco di farina (Sigirino). racatafarina s.m. Sponda di legno posta attorno alle macine del mulino per trattenere la farina (Gordevio). V. inoltre  fafarina

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