Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

66 DÜD DuGÁL s aInéan , Création 97, G attIker , Vögel 329-330, schwId. 2.1822-1823, cfr. s PItzer , Lexik. 145. [7] Cfr. DeLt 1.1054. [8] s aInéan , Création 107,113-114. [9] Mat. rtt, rtt Mezzovico-Vira 38,94. Genasci DÜD 2 (düd) s.m. Carlina bianca, Carlina acaulis L. (s. abbondio). Il corrispondente locale per il VsI segnala che in passato questi fiori si trovavano a ogni finestra del villaggio, in quanto fungevano da igrometri: la carlina bianca preannuncia infatti il bel tempo se è aperta, il brutto se rimane chiusa [1]. Il term. potrebbe essere collegato a  düd 1 ‘gufo’, sebbene la motivazione non sia del tutto chiara. L’e- lemento comune più significativo parrebbe il presunto potere di pronosticare il tempo meteorologico. se per la carlina sarà sufficiente citare le denominaz. dial. fiór dal (bèll) témp , alla lettera ‘fiore del (bel) tempo’ e segnatémp ‘indicatore di tempo’ [2], dai Mat. VsI emer- gono alcune credenze relative agli strigidi che vanno in questo senso: a buseno, ad es., si dice che se il gufo canta, entro tre giorni il tempo cambierà; a Dalpe si sostiene che quando la civetta canta vicino alle case è segno di cattivo tempo e a Fescoggia che il verso del gufo (a Poschiavo quello della civetta) preannuncia il brutto tempo; tali superstizioni meteorologiche, diffuse anche al di fuori della svIt., trovano riscontro già nel Cinquecento nelle annotazioni del naturalista bolo- gnese ulisse aldrovandi, il quale riportava che il verso del gufo ripetuto durante tutta la notte avrebbe indi- cato un tempo sereno, mentre il suo verso udito la mattina presto avrebbe significato pioggia [3]. b i b l.: [1] Cfr. F ranzonI , Piante 132, r oLLanD , Flore 7.110, C eCCareLLI , Fs 98.87. [2] Cfr. b eCCarIa , nomi 217-218. [3] b eCCarIa , nomi 188 e n. 73, hDa 8.1293; G attIker , Vögel 333. Genasci düelada  dóva 1 DÜÈLL (dül) s.m. Duello. V a r.: duéll , duèll , düéll , düèll ; duvèll (Loco, Como- logno, brissago), düvèll (Linescio). Generalmente nei sensi del corrispondente ter- mine italiano [1]: bates in duvèll , battersi in duel - lo (brissago), fá un düèll (Viganello), fá düèll (In- tragna), duellare, murí in duèll , morire in duello (Gresso); – fig., combattimento, lite, disputa: che putiféri, che bacán, che düèll, al paréva al girá d’un mulinèll , che putiferio, che baccano, che litigio, sembrava il turbinare di un mulinello (Poschiavo [2]). – Inoltre, a Comologno, fá duvèll , bisticciare duramente: aisséra i a fècc duvèll , ieri sera si sono bisticciati [3]; anche nel senso di ‘provocare disa- stri’: al trón l’a fècc duvèll a dalp , il fulmine ha pro- vocato disastri sull’alpeggio [4]. It. duello [5]; le var. duvèll , düvèll si caratterizzano per la presenza di una - v - epentetica, atta a frangere lo iato. b i b l.: C herub . 2.58. [1] b attaGLIa 4.1027. [2] b assI , Poesie 68. [3] Cul- tura pop. 37, L uratI , Diz. modi di dire 480. [4] L uratI , Dial. e it.reg. 64. [5] DeI 2.1399, DeLI 2 499-500, v. inol- tre DrG 5.469. Galfetti DÜÉTT (düt) s.m. Duo, duetto . V a r.: duétt , duètt , düétt , düètt . Generalmente nel significato del corrispon- dente termine italiano [1]; a Cavergno in senso fig. o iron. che bèll düètt , che bella coppia: di due litiganti. – Inoltre, ad auressio, duétt , marcia bal- labile, da cui la locuzione fá fá un duétt , far fare un sobbalzo, scherz. far inciampare. It. duetto [2]. – nella locuz., il sobbalzo nel ballo è stato associato all’idea dell’inciampare. b i b l.: C herub . 2.58. [1] b attaGLIa 4.1028. [2] DeI 2.1399, DeLI 2 500. Galfetti düfranch  düü DUGÁL (dugl) s.m. zanella, canale nel pavi- mento della stalla che raccoglie il colaticcio. V a r.: dugál (brusio, Poschiavo), dügál (Poschiavo). a Poschiavo, canaletto largo una trentina di centimetri e poco meno profondo, rivestito alme- no nella parte inferiore di uno strato di calce- struzzo [1]: netú gió pulitu pontón e dügál, sentú gió sül scagn da mulgia, Basiliu … l’a cuminciú a … netá l zòcul , una volta spazzati bene il pavimento della posta e la zanella, seduto sullo sgabello per mungere, basilio ha cominciato a pulire lo zocco- lo [alla vacca] (Poschiavo [2]), l’é  in stala a mul- gia la vaca …; al sbrisciga e l va a finí a gambi par aria in dil dügál, in mèzz ala piscina , è andato in

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