Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

229 fABrICÁ fÁBrICA 2. Confezionare, produrre artigianalmente: sentú sü in un scalín, al fabricava canáuli cul pudín, seduto su uno scalino, intagliava collari di legno con il coltello ricurvo (Poschiavo [4]). 3. Produrre industrialmente: la tò lavatrice i l’a fabricada in Germania, la tua lavatrice è stata fabbricata in Germania (Lugano); – bütér fabricaa, burro fabbricato: margarina (Balerna); – rizz fabricò, ricciolo artificiale, posticcio (Gerra Gamb.). 4. Altri significati 4.1. In Val Mesolcina, acconciare il tronco tagliando rami e radici e scortecciandolo; a Olivone e a roveredo Grig., sezionare un albero e accatastarne la legna. 4.2. Adulterare, in particolare il vino (Carasso, Crana, Gravesano, Cimadera, Balerna, Grono): vin fabricò, vino adulterato con acqua e droghe (Carasso), cfr. al par. 6. (fábrica). 4.3. fig., ideare, fare, combinare: quèe che tu sé dré a fabricá?, che cosa stai architettando? (Medeglia). 5. Detti, proverbi, credenze 5.1. L’óm al tira a cá al materiál, la dòna la fábrica la cá, l’uomo raccoglie il materiale, la donna costruisce la casa: il marito procura l’entrata economica per il mantenimento della famiglia, mentre alla donna spetta il compito di amministrarla (rovio). 5.2. Chi ch’a fábrica d’invèrnu, fábrica in etèrnu, chi costruisce d’inverno, costruisce in eterno: il freddo determina una presa lenta delle malte che aumenta la resistenza e la durata delle strutture (Viganello); per contro, a Calpiogna si osserva che chi fábrica d’invèrn, u fábrica dó óut, chi fabbrica d’inverno, fabbrica due volte: perché in montagna la calce, invece di indurirsi subito, gela e in primavera si sgretola, staccandosi dal manufatto. – Chi fábrica in plazza, o ca l’é alta o ca l’é bassa, chi edifica in piazza, o che [la casa] è troppo alta o che è troppo bassa: i lavori visibili sono sempre oggetto di critica (Poschiavo). 5.3. A Campo VMa. si dice che quand i vécc i vò fabrièe, i mör, quando i vecchi si danno da fare a costruire, sono vicini alla morte. 6. Derivati fábrica nella locuz.s. vin de –, vino adulterato (circ. Breno). fabricaa, fabricád (SottoC.); fabricáo (Peccia), fabrichè (Bondo), fabricó(Airolo), fabricò(Medeglia, Sementina, Gamb., Breno), fabricóu(Giornico), fabricòu (Loco, Intragna) 1. agg. fabbricato, costruito, edificato. – 2. s.m. Costruzione, edificio. 1. Come trasl., bégn fabricó, ben fatto, ben conformato, di bell’aspetto: di cosaopersona (Airolo [5]). 2. L’è vigníd giǘ ono granda lavini ca l’a facc ná anca fóndi e fabricád, è sceso un grande smottamento che ha distrutto anche fondi e fabbricati: nell’agosto del 1911 (Landarenca [6]). –Entra inoltre nel detto fabrichè, tènt da stè; fónd, fin ca l’öl tira, fabbricati, tanto da starci; i fondi, fin dove arriva l’occhio: la casa è bene che sia piccola, i terreni estesi (Bondo [7]). fabricadó, fabricadóo, fabricaduu; fabricadór (Intragna, Gandria), fabricadóu(Chironico, Osco), fabrigadóo(Gerra Gamb.) s.m. fabbricante. fabricant; fabricann (Lumino), fabricante (Cimadera), fabrichènt (rossura, Gerra Gamb., Castasegna) s.m. fabbricante. 7. Composti fabricadibat s.m.pl. Denti (Calpiogna). Dall’it. fabbricare (con fabbricato, fabbricante, fabbricatore) [8]. –Nel sensodi ‘costruire’ (par. 1.) si affianca al più schietto (e assai più radicato) fá sǘ, per cui v.  fá1‘fare’, par. 7.4.1.1. – Il sensodi ‘scortecciareun tronco; sezionare un albero e accatastarne la legna’ (par. 4.1.) trova riscontri nei dial. fr.-prov. della regione delDoubs: cfr., per la Svrom., fabrikādi bou[=dubois] ‘fare apezzi gli alberi abbattuti, fare legna da bruciare’ (CerneuxPéquignot) [9]; questo significato, che affiora inValMesolcina e inValle di Blenio, sarà da attribuire all’intensa corrente migratoria stagionale da queste regioni verso lafrancia. – Il dettoposch. al par. 5.2. trovaun riscontro nel rom. chi chi fabrecha an plazza, stò lascher criticher ‘chi costruisce una casa sulla piazza, deve accettare che la gente critichi’ (Bergün [10]). – Il comp. fabricadibat (letteralm. ‘fabbricadebiti’) al par. 7. si basa sul fatto che la cura dei denti è una fonte di spese importanti. B i b l.: [1] LAMPIEttI BArELLA95. [2] PICENONI, qGI 13.128. [3] KELLEr, SopraC. 61.264. [4] BASSI, Poesie 59. [5] BEffA123. [6] qGI 57.316. [7] Alm.Grig. 1938.102. [8] DEI 2.1577, DELI2 553, BAttAGLIA 5.541-543,544545. [9] GPSr 7.3; v. anche fEW 3.344. [10] DrG 6.3. Ceccarelli FÁBRICA (fábrika) s.f. fabbrica. V a r.: fábrica; fábbrica (Soglio), fabbrich (Cauco, S. Domenica), fábria(Biasca), fábriche (Medeglia, robasacco, Gerra Gamb., Bironico, Breno), fábricia (Chironico), fábriga(Caviano, Grancia), fèbrica(Olivone), fèbria(Ludiano), frábrica(Gandria), hábrichi(Gorduno). 1. Costruzione Il termine è registrato solo sporadicamente con questo senso: cur ch’i éran a mitá dla fábrica, la

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