Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana

231 fÁBrICA fÁBrICA vorare in una fabbrica a Basilea, ma non è rimasta là a lungo perché non si è abituata alle usanze di lassù (roveredo Grig.). Le giovani che si trasferivano fuori cantone alloggiavano di regola nei convitti femminili, dove vigeva una ferrea disciplina intesa a offrire alle ragazze una solida educazione religiosa e morale, oltre alle principali nozioni di economia domestica [11]: gh’évi desdòtt ann, a sóm andacia anca mí n di fábrica, ma sóm stacia iénn un ann, a Siebnenn cantón Svitt, ch’a sómandacia in di mónega, avevo diciotto anni, sono andata anch’io nelle fabbriche, ma ci sono rimasta un anno, a Siebnen nel Canton Svitto, ero dalle monache (Corticiasca [12]). Chi non osava o non poteva affrontare la trasferta orientava la sua scelta vicino a casa: ara fábrica de lana a Tessarè … cominciavom ai sètt e n quart …; el damangiá e l töévom sǘ da cá e ndavom a mangiá süi vagón del tram, alla fabbrica di lana di tesserete cominciavamo alle sette e un quarto; il pranzo lo portavamo da casa e andavamo a consumarlo nei vagoni del tram (Bogno [13]), mí ò lavorò sü a Dang sés ann, ar Cima Nòrma, … séva sǘ mí e la mè sorèla …, am séva sǘ anca a dörmí; … lí de dré dara fábrica i gh’éva sǘ or Pensionato, i gh’éva sǘ i suòr, io ho lavorato su a Dangio sei anni, alla Cima Norma, eravamo io e mia sorella, stavamo su anche a dormire; lì dietro la fabbrica c’era il Pensionato, c’era un convitto gestito da religiose (Vaglio [14]). Nelle zone alla frontiera con la Svizzera (come ad es. il Mendrisiotto, Brissago, Monteggio) le fabbriche locali offrivano (e offrono tuttora) lavoro a numerosi residenti della fascia di confine: i fruntaliér in fábrica i vegnéva di paés chí visín cumè Ronágh o Drézz, però mò ültimamént ga n’éva che vegnéva da Varés, da Punt Ciass, da Cóm; quii che gh’u fai impará i évan tütt italián, le frontaliere in fabbrica provenivano dai paesi qui vicino come ronago o Drezzo, però ultimamente ce n’erano che arrivavano da Varese, da Ponte Chiasso, da Como; quelle a cui ho insegnato io erano tutte italiane (Vacallo). 5. Locuzioni, detti scherzosi 5.1. Ona cá in fábrica, una casa in corso di costruzione (Locarno), mètes in fábrica, mettersi in costruzione (Montecarasso), naa in fábrica, andare in costruzione (Peccia): mettersi a edificare, or pá l’è n fábrica, il papà è intento a fare un lavoro fig. 42. Interno della fabbrica di cerniere riri di Mendrisio nel 1938 (Archivio storico della Città di Lugano, fondo Vincenzo Vicari; fot. V. Vicari).

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