È una truffa che prende di mira persone che, attraverso annunci su internet, mettono in vendita beni di vario tipo che vengono pagati mediante falsi assegni.
I venditori e le venditrici vengono contattati per posta elettronica da sedicenti personaggi residenti all’estero che si dichiarano disposti a concludere l’affare pagando mediante assegno.
Qualche giorno più tardi l’assegno viene recapitato con un importo superiore (generalmente qualche migliaio di franchi svizzeri) rispetto a quanto pattuito. Quando il/la venditore/trice si mette in contatto con il cliente per segnalare ciò che per lui è un errore, questi propone che la differenza gli venga rimborsata in contanti e spedita tramite un’agenzia di trasferimento fondi a un certo indirizzo. L’assegno è ovviamente falso e il/la venditore/trice lo scopre quando lo mette all’incasso presso la propria banca.
I truffatori e le truffatrici giocano sul fatto che le verifiche bancarie possano essere eseguite con un certo ritardo e che nel frattempo il venditore ha dato seguito all’invio della differenza.
Le vittime vengono contattate via posta elettronica.
Gli/le autori/trici appartengono a vere e proprie organizzazioni internazionali di stanza soprattutto in Inghilterra, Olanda, Grecia e Belgio e agiscono con nominativi e documenti falsi.
La vittima si sente garantita dal fatto che spesso gli istituti bancari accettano l’assegno ed accreditano il danaro, salvo poi annullare l’operazione quando il trattario avverte che il titolo è falso.