Mi chiamo Elisa Pereira, sono diplomata in ambito commerciale. Ho poi intrapreso una professione nel ramo che mi sta più a cuore: la contabilità. Purtroppo, non ho raggiunto il mio obiettivo finale, quello di continuare la mia formazione nell’area contabile e quindi di poter lavorare in uno dei settori maggiormente affascinanti per me, il settore bancario. Il fatto di avere una malattia neurodegenerativa non dovrebbe essere un ostacolo, nel mondo lavorativo, in quello sociale e a malincuore anche in quello sanitario. Ritengo opportuno quindi essere ascoltata e fare capire i bisogni di una gran parte della popolazione ticinese, i quali bisogni, con l’avanzare dell’età, si estendono anche al resto della popolazione normodotata. Essendo giovane e appassionata di cultura e concerti, ritengo che anche l’ambito culturale e dell’intrattenimento dovrebbe essere accessibile a tutti. C’è molto da fare per arrivare letteralmente al mondo aperto a tutti. Le barriere architettoniche vanno abolite ma urgentemente.