Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Votazione cantonale

In questa pagina sono riassunte le informazioni principali inerenti agli oggetti in votazione domenica 9 giugno 2024

Misure di compensazione per le rendite pensionistiche versate dall’Istituto di previdenza del Cantone Ticino

Oggetto in votazione

Necessità di ridurre i tassi di conversione

L’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT) assicura la previdenza professionale di oltre 17’000 assicurati attivi (dipendenti cantonali, docenti comunali e collaboratori di oltre cento tra Comuni ed enti di pubblica utilità, quali case per anziani, servizi di cura a domicilio, fondazioni, associazioni, ecc.) e di oltre 10’000 beneficiari di rendita.

L’IPCT, come tutte le altre casse pensioni in Svizzera, deve ridurre i tassi di conversione a causa dell’evoluzione dei parametri tecnici di riferimento (ossia il costante allungamento della speranza di vita e la revisione al ribasso del rendimento atteso a medio-lungo termine del patrimonio). Tale riduzione è iniziata il 1° gennaio 2024 e avrà luogo gradualmente, terminando nel 2031 con un tasso di conversione del 5,25% a 65 anni.

Il tasso di conversione trasforma il capitale di vecchiaia che il singolo assicurato ha accumulato al momento del pensionamento in una rendita annua. Senza misure di compensazione, ne conseguirebbe una riduzione delle rendite dei futuri pensionati che raggiungerebbe gradualmente il 15%.

Mantenimento del livello delle rendite tramite aumento dei contributi di risparmio

Nel confronto con altri Cantoni svizzeri (così come nei confronti anche, ad esempio, delle casse pensioni dell’Ente ospedaliero cantonale e della Città di Lugano) già oggi le rendite di vecchiaia dei futuri pensionati dell’IPCT risultano nella fascia medio-bassa. Le parti sociali hanno raggiunto un compromesso – approvato dal Gran Consiglio e ora sottoposto al voto – che si fonda sui principi del mantenimento del livello delle rendite e sulla simmetria dei sacrifici.

Tali principi si concretizzano in una proposta di aumento dei contributi destinati al risparmio. Al fine di garantire un minimo di flessibilità e permettere quindi alle parti di agire tempestivamente in caso di mutamenti rilevanti delle condizioni quadro, è prevista l’introduzione di un contributo ordinario supplementare da un minimo dello 0% fino a un massimo del 4% dello stipendio assicurato. Secondo gli accordi presi tra le parti, l’aumento previsto a partire dal 2025 sarà del 3% così suddiviso:

  • i contributi ordinari dei dipendenti aumenteranno dell’1,8% mentre quelli dei datori di lavoro dell’1,2%, mantenendo praticamente invariata l’attuale ripartizione dei contributi ordinari tra dipendenti (49%) e datori di lavoro (51%);  
  • allo stesso tempo è previsto il trapasso dell’1% di contributi di risanamento attualmente a carico dei dipendenti ai datori di lavoro.

Di conseguenza complessivamente vi sarà un aumento dei contributi dello 0,8% per i dipendenti e del 2,2% per i datori di lavoro.

Questo aumento dei contributi permette altresì di mantenere invariato l’obiettivo di rendita del piano previdenziale IPCT (ossia appena in media con altre casse pensioni paragonabili).

L’adattamento dei contributi ricorrenti destinati al risparmio è la misura principale adottata da ogni istituto di previdenza che interviene per compensare la riduzione dei tassi di conversione. La stragrande maggioranza degli enti pubblici (in particolare i Cantoni), così come aziende private di grandi dimensioni, in questi ultimi anni hanno agito in questo senso. Tra i casi recenti si possono citare i Cantoni di Argovia e dei Grigioni, la Città di Zurigo, così come La Posta e le Ferrovie federali svizzere.

Questa soluzione comporterà un onere supplementare per i datori di lavoro: circa 14,6 milioni di franchi all’anno per il Cantone e circa 7,2 milioni di franchi all’anno per tutti gli altri enti affiliati; per gli assicurati attivi il prelievo aumenterà invece di 7,9 milioni di franchi annui (dati a fine 2022).

Misure di competenza IPCT

L’accordo tra le parti prevede anche delle misure di compensazione supplementari a carico dell’IPCT, in particolare a favore degli attuali assicurati che non hanno più una carriera piena davanti a sé (per maggiori dettagli in merito si veda www.ipct. ch/Misure-di-compensazione). Queste sono finanziate tramite accantonamenti creati dalla Cassa negli scorsi anni, avendo riconosciuto un interesse minimo sugli averi degli assicurati attivi (anche in anni con rendimento del patrimonio molto positivo) e avendo ridotto le prestazioni in aspettativa dei beneficiari di rendita. Esse potranno venire implementate dall’IPCT in caso di accettazione popolare della modifica legislativa.

Ulteriori modifiche tecniche di articoli di legge

Le altre modifiche proposte nel decreto legislativo approvato dal Gran Consiglio sono di natura più tecnica e consistono in particolare nel:

  • chiarire meglio la ripartizione delle competenze tra legge cantonale (che determina in particolare i contributi) e regolamento di previdenza (che determina in particolare le prestazioni), come richiesto dalla legge federale sulla previdenza professionale (LPP);
  • prevedere la possibilità di contributi aggiuntivi a carico dei datori di lavoro affiliati per convenzione, nel caso in cui essi, con scelte volontarie unilaterali non concordate con l’IPCT, modificassero a sfavore della Cassa la struttura d’età dei propri dipendenti affiliati all’IPCT (ad esempio con trasferimenti di personale) danneggiando così l’intera comunità degli assicurati;
  • introdurre il principio che la Cassa possa proporre fino a tre piani differenziati a libera scelta degli assicurati (nei quali il contributo del datore di lavoro non cambia mentre può variare il contributo del dipendente a seconda della sua preferenza in materia previdenziale).

Per maggiori informazioni così come per le argomentazioni di favorevoli e contrari, consultare l’opuscolo informativo.