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Le donne, l'arte e il Grand Tour

Gioielli in micromosaico e dipinti-ricamo in collezioni private svizzere

Dal 12.06.2021 al 03.10.2021

A cura di Silvia Mazzoleni e Matteo Bianchi

Piccoli capolavori che fondono estrema perizia e narrazione artistica grazie a tecniche raffinate e inconsuete sono il tema delle due collezioni private svizzere presentate in questa occasione. Si tratta di oggetti affascinanti e curiosi risalenti al XVIII-XIX secolo che conducono il visitatore sulle tracce del Grand Tour, il celebre viaggio di formazione intrapreso attraverso l’Europa da intellettuali e giovani aristocratici. La meta era l’Italia e le tappe imprescindibili Venezia, Firenze, Roma e Napoli.

La prima raccolta riunisce una serie di gioielli in micromosaicorealizzati con minuscole tessere in pasta vitrea, diventati di gran moda tra Sette e Ottocento, anche in seguito agli scavi archeologici di Ercolano e Pompei. Tali gioielli riscontrarono un enorme successo grazie all’interesse di viaggiatori colti e facoltosi che compivano il Grand Tour e che amavano portarli in patria quali preziosi souvenir. Lo stesso Napoleone fu un grande estimatore di questi oggetti affascinanti.

La seconda collezione è dedicata a un’espressione artistica mista, che fonde sapientemente pittura perlopiù all’acquarello e ricamo su un supporto di solito in seta: i tableau brodé, di cui si presentano una cinquantina di esemplari. Realizzati in epoca neoclassica da donne di origine ugonotta – il cui nome è quasi sempre sconosciuto – hanno spesso come tema episodi tratti dalle opere di Jean-Jacques Rousseau.


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