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Willy Leiser (1908-1959): grafica pittura scultura

La vita, l’opera e gli anni con Teresa Giupponi

Giulio Foletti

pp. 132, CHF 18.- / EUR 18.- (in conto vendita)

Il volume, pubblicato in occasione della mostra omonima, presenta unicamente le opere di Willy Leiser (Bienne, 1918-Sala Capriasca, 1959) - mettendole a confronto con quelle di sua moglie Teresa Giupponi (Sciaffusa, 1922- Sala Capriasca, 1993) - conservate presso la Fondazione Leiser-Giupponi, che ha sede nella casa-atelier dei coniugi, a Sala Capriasca.

I due artisti, ancora oggi quasi del tutto sconosciuti, si erano stabiliti in Capriasca nel 1943, dove avevano casa e atelier. Willy Leiser, formatosi presso uno scultore ornatista del legno e la Kunstgewerbeschule di Bienne, fu anche grafico, pittore e incisore. Teresa Leiser Giupponi, appartenente a una famiglia originaria della bergamasca, autodidatta, imparò direttamente dal marito le tecniche artistiche, in particolare l'incisione.
Entrambi ebbero quindi una formazione non accademica che paradossalmente diede loro, oltre che a capacità tecniche e artigianali solide e raffinate, parecchia libertà nell'elaborazione di un linguaggio artistico peculiare e innovativo, vicino alle esperienze postcubiste e astratte dei primi anni Cinquanta del Novecento.

I coniugi Leiser ebbero pochi rapporti con la realtà artistica ticinese, ma parteciparono attivamente alla vivace vita culturale di Bienne, in quel periodo in piena espansione e rinnovamento. Esposero in gallerie private ma anche in importanti rassegne artistiche locali, nazionali e in qualche caso internazionali e realizzarono innovativi interventi artistici su edifici pubblici e privati della regione.

Il catalogo accoglie le fotografie dell'atelier e delle opere scattate nel maggio del 1959, appena morto lo scultore, dal celebre fotografo biennese Claude Fleury, come pure un suo testo che ricorda in maniera vivace quel lontano avvenimento. Il contributo del critico di Gian Franco Ragno attesta l'importanza di queste fotografie che rendono vivo e presente un passato artistico lontano.Completa il catalogo, che contiene i testi del curatore, l'introduzione critica alla prima esposizione di Willy Leiser, pronunciata dalla storica dell'arte Maria Will al vernissage dell'esposizione tenutasi a Cagiallo nel 2010: attesta l'entusiasmo di chi scopre per la prima volta le opere di un bravo artista.

 



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