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Fausto Agnelli (1879-1944)

Pittore luganese tra ebbrezza e disincanto

a cura di Mariangela Agliati Ruggia

pp. 96, CHF 22.-

La Pinacoteca Züst ha continuato nel 2012 il proprio percorso di riscoperta di figure oggi in parte dimenticate rimettendo in luce Fausto Agnelli (1879-1944), vero protagonista della Lugano di inizio Novecento, sino agli anni Quaranta: richiestissimo dai committenti e presente con le sue opere anche in musei e nei salotti più prestigiosi. Il suo “quadro-réclame” ideato per la ferrovia Lugano-Cadro-Dino suscitava stupore ed ammirazione per il valore artistico. Ne parlavano con entusiasmo i giornali dell’epoca, sottolineando come per la prima volta si andasse al di là della semplice riproduzione fotografica pubblicitaria.

Patrizio luganese e discendente dalla celebre famiglia di tipografi, Agnelli non fu solo pittore, ma anche attento uomo di cultura. Fece parte di giurie espositive e della Commissione del Museo di Lugano. Conosciuto come “il pittore delle maschere” per la ricca serie di quadri con soggetti carnevaleschi, nell’ultimo periodo si rivolse esclusivamente al paesaggio ticinese: scorci delle valli quasi sempre assolati e dai colori brillanti, resi con una materia densa e luminosa. Saltuariamente si dedicò anche alla scultura, vincendo nel 1928 il concorso per il monumento al pilota vodese Adriano Guex, schiantatosi con il suo aereo sul Passo del San Gottardo nei pressi dell’Ospizio. 

Il catalogo è interamente illustrato a colori.



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