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Domande frequenti

La denominazione riflette la possibilità di utilizzare gli spazi anche per un’utenza diversa da quella migrante. Nel Centro sono infatti previsti degli spazi dedicati alla protezione della popolazione. Inoltre, in caso di forte diminuzione del fenomeno migratorio, la struttura potrà essere destinata ad altri scopi.

Principalmente persone migranti provenienti dall’ambito dell’asilo e attribuite al Cantone Ticino dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM): richiedenti l’asilo in procedura ampliata, persone ammesse a titolo provvisorio e rifugiati il cui statuto è stato riconosciuto.

La permanenza al CCP è finalizzata a permettere agli ospiti di raggiungere un livello di autonomia tale da poter vivere integrato sul territorio cantonale. Il percorso integrativo è individuale e costruito in base alle competenze di ciascuno, ragion per cui non si può fissare un termine unico d’uscita. Il Centro ha comunque una funzione transitoria e la permanenza media prevista è di 9-12 mesi.

Il Dipartimento delle istituzioni si occupa della gestione amministrativa, logistica e organizzativa del Centro, collaborando attivamente con il Dipartimento della sanità e socialità tramite l’Ufficio richiedenti l’asilo e rifugiati, che dà mandato alla Croce Rossa per la gestione sociale e integrativa dei beneficiari. Questa sinergia consente di raggiungere al meglio gli obiettivi di integrazione prefissati. Inoltre, l’esperienza maturata negli ultimi anni dalla SMPP nella gestione di eventi maggiori, come ad esempio la prima accolta dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, ha permesso lo sviluppo di ulteriori competenze utili anche in questo ambito.

Già nel 2024 l’Ufficio del CCP si è attivato per finalizzare, insieme al Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport,  un modo adeguato di gestione della scolarizzazione dei bambini presenti al Centro. La soluzione è stata la costituzione di una classe d’accoglienza: i bambini passano da una fase transitoria in cui vengono considerate le loro competente e i loro bisogni, con particolare attenzione all’apprendimento dell’italiano. In seguito, l’inserimento nelle classi ordinarie avviene senza sovraccaricare il sistema scolastico esistente.

Gli ospiti possono uscire liberamente, nel rispetto del Regolamento del Centro. Nello specifico, è chiesto di rientrare entro le 23:00 per garantire il quieto vivere con gli altri ospiti. La filosofia del Centro è che le persone escano per le loro necessità quotidiane (spesa, medico, attività sociali), in linea con l’obiettivo di autonomia e d’integrazione nel tessuto sociale ticinese.

Sì. La struttura è attenta alle diverse vulnerabilità e ai percorsi individuali, che vengono adattati con il supporto di specialisti. Grazie alla compartimentazione, un’ala può essere dedicata temporaneamente a persone particolarmente vulnerabili, con successiva introduzione graduale negli ambienti comuni. Questa strategia è già applicata con successo in altri Cantoni.

Il personale segue una formazione continua in gestione interculturale, mediazione e ascolto attivo. La competenza relazionale è considerata prioritaria. Alcuni operatori del CCP hanno seguito una formazione in “Specialista nella migrazione APF” e hanno trasmesso le conoscenze acquisite ai colleghi. Tutti hanno inoltre seguito una formazione con i negoziatori della polizia per migliorare le competenze di mediazione in contesti complessi. Inoltre, gli ospiti sono presi a carico da un punto di vista sociale e psicologico da parte di Croce Rossa.

Il nuovo Centro non ha nulla a che vedere con la vecchia struttura. Il CCP è stato concepito come uno strumento di integrazione moderno: luminoso, accogliente, realizzato secondo standard abitativi attuali, con particolare attenzione alla dignità delle persone. Si tratta quindi di un cambiamento sostanziale rispetto al Centro sanitario protetto, che aveva una funzione puramente transitoria per persone in attesa di allontanamento.

La sicurezza è affidata ad agenti di sicurezza affiancati da personale ausiliario. Gli agenti non indossano l’uniforme e, grazie a una formazione interna, sono sensibilizzati a svolgere anche il ruolo di mediatori per favorire un clima sereno. Intervengono in caso di emergenze sanitarie, polizia del fuoco e, qualora necessario, per garantire la sicurezza degli utenti. Gli interventi della polizia avvengono solo in caso di necessità, come in qualsiasi altro contesto abitativo.

Contatti

Centro cantonale polivalente
Via Ala Monda 61
6528 Camorino

tel: 091 814 76 81
email: di-ccpc(at)ti.ch

Centro cantonale polivalente

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6528 Camorino

tel: 091 814 76 81
emaildi-ccpc(at)ti.ch

Capo ufficio 
Federico Chiesa

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