La violenza nella coppia è la forma maggiormente conosciuta della violenza domestica. Nonostante questo, è difficile riuscire a identificarla, sia per chi la vive sulla propria pelle, sia per le persone vicine.
Potersi confrontare con qualcuno, parlare di quanto si sta vivendo, chiedere aiuto e trovare soluzioni sono passi fondamentali per ricominciare a stare bene.
Oltre alla violenza che si manifesta nella quotidianità della vita di una coppia, cambiamenti importanti che richiedono la creazione di un nuovo equilibrio nella coppia (come per esempio la nascita di un figlio, il pensionamento, la perdita del lavoro, una malattia, ... ) sono momenti delicati in cui il rischio di violenza può crescere.
Tra questi, anche il momento della separazione dal proprio coniuge o partner merita particolare attenzione e cura. Proprio per le caratteristiche della violenza domestica le procedure di conciliazione e mediazione sono sconsigliate, almeno fino a quando l'insieme delle parti raggiunge consapevolezza sulla situazione, riconosce le proprie responsabilità ed è davvero in grado d'interrompere ogni forma di comportamento violento. In assenza di tali condizioni, il rischio di manipolazione, e quindi anche la reiterazione della violenza, è molto elevato.
In Ticino - oltre ai principali servizi già citati - sono disponibili alcuni servizi specializzati nell'intervento per prevenire questa forma di violenza, proteggere chi la vive e perseguire chi la agisce:
Violenza cosa fare propone spiegazioni e approfondimenti sul tema della violenza di coppia e offre consulenza online da parte di personale specializzato.
Per ricevere informazioni sulle risorse a disposizione nel Canton Ticino, puoi rivolgerti a:
Coordinamento istituzionale in ambito violenza domestica
Tel: 091 814 32 32
E-mail: violenzadomestica@ti.ch
in base ai tuoi bisogni, potrai essere informato e orientato sui programmi e servizi presenti sul territorio.
Puoi segnalarlo dalla sezione Agenda affinché la proposta venga pubblicata nel calendario.
Puoi telefonare in qualsiasi momento (h24) al:
che potrà offrirti un ascolto, informazioni ed in caso di bisogno ti orienta verso i servizi specialistici presenti sul territorio.
Se entrambi volete trovare una soluzione, potete rivolgervi a un Consultorio familiare, dei professionisti potranno accompagnarvi nel percorso volto alla risoluzione di un conflitto:
Se sei sola/o a cercare una soluzione, puoi rivolgerti anche a:
Riconoscerlo è difficile, ma è il primo passo per cambiare. Contatta:
potrai beneficiare di un ascolto senza giudizio, una consulenza e un orientamento su cosa fare.
La Pretura è responsabile della procedura a tutela dell’unione coniugale o divorzio volta a determinare la nuova organizzazione familiare (p. es: attribuzione dell’abitazione coniugale, regolamentazione dei contributi, regolamentazione delle questioni legate ai figli).
Anche se sei in possesso di un permesso di soggiorno, concesso per la relazione che ti unisce con la persona che ti maltratta, in caso di separazione dovuta ad una situazione di violenza domestica, a determinate condizioni è possibile ottenere un diritto di proroga del permesso di dimora. Per maggiori informazioni e sostegno, puoi rivolgerti al Servizio per l'aiuto alle vittime di reati più vicino. Se necessario può essere attivato il servizio d'interpretariato.
In presenza di violenza, minacce e insidie la Pretura può ordinare:
Se desideri una consulenza e/o un accompagnamento per affrontare questa situazione, rivolgiti al:
Se lo desideri, la piattaforma Safe withyou offre la possibilità di archiviare online e in modo sicuro le prove di violenza domestica e stalking che potrai eventualmente utilizzare per informare le Autorità della situazione.
In Ticino due strutture - raggiungibili h24 - offrono alloggi di protezione per donnevittime di violenza domestica anche assieme ai loro figli:
Sono presenti anche dei Centri d'accoglienza che offrono un alloggio d'emergenza:
In Svizzera esistono altre strutture protette per donne e bambini vittime di violenza domestica.
Altre strutture prevedono un'accoglienza d'urgenza per uomini con eventuali figli (Zwüschenhalt, Le Pertuis) offrendo un accompagnamento rivolto sia a vittime che a autori di violenza.
Per bisogni specifici, rivolgiti al:
Per le urgenze chiama:
Se riesci a muoverti in autonomia puoi rivolgerti in qualsiasi momento a:
Segnalando che sei vittima di violenza domestica, potranno essere presi i provvedimenti necessari per garantire la tua sicurezza e protezione.
L'ospedale potrà raccogliere e documentare tutte le prove utili ad un'eventuale denuncia. Una visita medica è importante anche per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili.
Le cure mediche in tuo favore vengono garantite senza alcun obbligo di denuncia.
Per le urgenze chiama:
Se interpellata e se la persona violenta rappresenta un serio pericolo per l'integrità fisica, psichica o sessuale di altre persone con cui condivide l'economia domestica, la polizia può decidere:
Queste misure possono essere prolungate dal giudice civile.
Per qualsiasi urgenza chiama:
Se la situazione ti preoccupa ma ritieni non vi sia un pericolo immediato, in qualità di cittadino chiunque può segnalare una situazione di disagio a:
che provvederà a svolgere le valutazioni necessarie per garantire la protezione delle persone coinvolte.
Per maggiori informazioni puoi rivolgerti a:
Puoi rivolgerti a:
Se desideri essere accompagnato in questo percorso puoi rivogerti a:
In presenza di violenza nell'ambito di una convivenza, del matrimonio o di un'unione domestica registrata - e fino all'anno successivo alla separazione, sentenza di divorzio, scioglimento dell'unione domestica registrata - se la Polizia o il Ministero pubblico dispongono d'informazioni su:
non è necessaria una denuncia da parte della vittima, affinchè il procedimento penale venga avviato con i dovuti accertamenti.
Per maggiori informazioni puoi rivolgerti alla Polizia cantonale 0848 25 55 55.
Il Giudice ha la possibilità di pronunciare:
Inoltre, se la persona che commette violenza è di origine straniera, essa può essere oggetto di:
Se la persona maltrattante è stata condannata a una pena pecuniaria o detentiva con la condizionale, il Giudice può impartire per la durata del periodo di prova, una norma di condotta che obblighi il condannato per esempio a frequentare un programma di prevenzione della violenza o una consulenza obbligatoria. Se il condannato non rispetta le norme di condotta il Giudice può prolungare il periodo di prova o revocare la sospensione condizionale.
Sì, se la persona maltrattante minaccia di compiere un crimine o un delitto ed esiste il rischio che tale minaccia venga attuata, o se la persona maltrattante manifesta l'intenzione di ripetere un reato per cui è già stata condannata, si può far richiesta al Giudice affinché obblighi il maltrattante a promettere di non commettere il reato e a prestare un’adeguata cauzione.