Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Essere una giovane familiare curante

La storia di Martina

L'essere umano, soprattutto il familiare curante, vuole essere una persona forte. Penso che il riconoscersi in una categoria vulnerabile può essere difficile all'inizio perché, se non siamo forti noi e se siamo noi quelli che abbiamo bisogno di aiuto, come facciamo ad occuparci dell'altro?

Io mi occupo di mio papà, che è cieco e soffre di disagio psichico. Me ne occupo dall'età di 9 anni, soprattutto da quando è diventato cieco. Questo ruolo di familiare curante ha avuto un impatto sulla mia salute psichica, perché nel tempo ho sviluppato una forma d'ansia. Inoltre in passato ho sofferto di periodi di depressione. La prima cosa che ho fatto è stata rivolgermi alla mia cerchia di amici e conoscenti. Però non sempre mi sono sentita compresa e questo mi ha fatta sentire ancora più sola. In seguito, quando si è manifestato anche il disturbo d'ansia in modo preponderante, ho deciso di rivolgermi a una psicoterapeuta.

È stato difficile per me accettarlo. Tutte queste forme di malessere psichico sono ancora, secondo me, un po' un tabù nella nostra società. Ho fatto fatica anche ad accettare di avere questo momento di fragilità perché nella mia famiglia c'era già una persona fragile, malata, bisognosa d'aiuto, quindi non volevo esserlo anch'io, dare anche questo peso a mia mamma.  

Nel mio caso, mi ha aiutato la fede. Questo per me è stato d'aiuto, rivolgermi a qualcuno di più grande. Un'altra cosa che mi ha dato è anche l'amore per la letteratura. Mi sto prendendo cura di me coltivando le mie passioni. Questo penso che sia molto importante. Spesso la tendenza che ho visto, almeno nella mia famiglia, era quella di mettere da parte se stessi, il proprio hobby, le proprie passioni per concentrarsi sull'altro. Però questo, a lungo andare, può essere dannoso, perché le nostre passioni sono quelle che ci danno anche la carica di vita e quindi è importante ritagliarsi degli spazi per sé. Pur essendo, sin da bambina, un familiare curante, non ne ero veramente consapevole. Lo consideravo come un aspetto che faceva parte della mia quotidianità.

Quindi è stato bello sapere che c'erano altre persone che condividono con me questo ruolo, mi sono sentita meno sola. 

La storia di Martina è ripresa dalle testimonianze di Salutepsi.ch. 

Dipartimento della sanità e della socialità 

Divisione dell'azione sociale e delle famiglie

Vicolo Santa Marta 2
6501 Bellinzona

tel. +41 91 814 54 30
familiaricuranti@ti.ch