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Rifiuti organici

I rifiuti organici comprendono tutte quelle sostanze, di origine vegetale o animale, che si inseriscono nel ciclo delle materie da valorizzare o utilizzare quale energia rinnovabile.

Questa categoria di rifiuti, oltre a comprendere gli scarti biogeni, comprende anche i grassi animali e vegetali, i rifiuti organici dell’industria alimentare e dei commerci, i rifiuti animali, il letame, il colaticcio, il legno naturale, gli oli esausti e gli scarti vegetali.

Gli scarti biogeni sono rifiuti provenienti dalla cucina, dal giardino e dalle superfici coltivabili.

Circa il 30% del contenuto di un sacco della spazzatura è da considerarsi uno scarto biogeno e, generalmente, potrebbe essere compostato o smaltito presso un impianto di biogas.

Il conferimento presso un impianto di biogas di questa tipologia di materiale è preferibile, da un punto di vista ecologico, all’incenerimento presso un impianto di termovalorizzazione.

Il compostaggio è invece meno vantaggioso da un profilo energetico ma ha effetti positivi sul suolo vista la composizione del compost ottenuto.

Attraverso la metanizzazione o il compostaggio si può ottenere, dai rifiuti organici, energia sottoforma di gas o concime.

Il gas può a sua volta essere trasformato in energia elettrica, calore o carburante.

Anche presso gli impianti di compostaggio può avvenire la separazione della parte legnosa per indirizzarla presso una centrale termica.