L'ara dedicata a Giove
L’altare in marmo costituisce il solo oggetto votivo rinvenuto che può fornire indicazioni inerenti il culto praticato nell’area sacra di Bioggio.
L’iscrizione dedicatoria - incisa nello specchio epigrafico della piccola ara - porta il nome della divinità a cui è probabilmente dedicato l’intero complesso: Giove Ottimo Massimo Nen(nico?), epiteto riferito a una divinità indigena verosimilmente a lui associata.
L’oggetto in questione aveva funzione di ex voto a seguito di un vaticinio favorevole.
L’urna citata nell’iscrizione sembra contenesse infatti delle tessere iscritte (sortes), forse indice della pratica di un culto oracolare a cui l’offerente si era affidato.
L’ara è da mettere verosimilmente in relazione con lo spazio antistante il tempietto, zona dove si svolgevano le pratiche rituali.
Al centro del lato superiore del piccolo altare è infatti presente un alloggiamento utilizzato molto probabilmente per il fissaggio di una piccola vasca in metallo al cui interno doni (quali incenso e vino) erano offerti alle divinità tramite un fuoco sacrificale.
Dimensioni: altezza 70,5 cm larghezza 25-31 cm; spessore 12,5-17 cm.
IOVI O(PTIMO) M(AXIMO)
NENN[IC(O)]
EX VOTO
VRNAM [CVM]
SOR[TI]B[VS]
CRESCEN[S oppure - TINVS?]
[.A ?]CIV+[- - -]