Lavorare in ambito ambientale: un'opportunità
Molti/e giovani vorrebbero contribuire anche professionalmente a una svolta ecologica, ma si trovano di fronte a diversi quesiti: come si diventa specialisti/e nel settore dell’ambiente? Quali formazioni professionali, formazioni continue e professioni esistono? Quali prospettive offre il mondo del lavoro?
In Svizzera si stima che attualmente il settore dell’ambiente conti circa 150'000 posti di lavoro. Si tratta principalmente di professionisti/e che lavorano per ridurre l’impatto ambientale di aziende, amministrazioni e in generale dell’economia. Secondo l’organizzazione internazionale del lavoro (OIL), quasi 60 milioni di posti di lavoro potranno essere creati nei prossimi 20 anni nel settore dell’economia verde. Questo sta a dimostrare che la salvaguardia dell’ambiente rappresenta oggi una priorità e un'opportunità professionale.
Il riscaldamento climatico, la globalizzazione degli scambi commerciali, l’urbanizzazione, la transizione energetica, la migrazione e l’inquinamento, sono problemi che necessitano un intervento immediato da parte di professionisti/e specializzati/e. Sempre più persone comprendono l’importanza di uno stile di vita sostenibile e riconoscono l’urgenza di intervenire.
Ancora oggi molti/e giovani di fronte alla scelta professionale sono condizionati/e da luoghi comuni. Questi cliché vengono diffusi dai media, dalle scuole e, a volte, persino nell'ambito delle materie professionali. Spesso non ci facciamo nemmeno caso perché convinti/e che la parità sia stata ormai pienamente raggiunta.
Di fatto molte professioni ancora oggi sono considerate “tipicamente” maschili o “tipicamente” femminili, limitando le opportunità di scelta di ragazze e ragazzi. Questa tendenza si riscontra anche in diverse professioni del settore ambientale, seppur non a tutti i livelli di formazione.
Oggi molte ragazze decidono di seguire cicli di studio in discipline legate alla tecnica ambientale presso università o scuole universitarie professionali, come le scienze ambientali o l’ingegneria ambientale. Tuttavia, i classici settori legati alla tecnica ambientale, come l’approvvigionamento idrico o il riciclaggio, sono tuttora quasi esclusivamente occupati da uomini.
La legge federale sulla parità dei sessi (LPar), come pure l’art. 8 cpv. 3 della Costituzione federale, stabiliscono che donne e uomini hanno gli stessi diritti. Tuttavia, un mondo del lavoro ancora fortemente suddiviso in professioni «maschili» e professioni «femminili» dimostra che la parità tra i sessi non è ancora stata raggiunta.
La possibilità di rendere la scelta professionale più libera può significare mettere in discussione ciò che ci si aspetta che i/le ragazzi/e intraprendano come professione, guardare oltre e, talvolta, prendere seriamente in considerazione anche professioni atipiche. I genitori possono dare un contributo sostanziale alla libertà di scelta dei/delle propri/e figli/e.
Talvolta, per le giovani donne che intendono lavorare in un settore dominato ancora dagli uomini vi sono effettivamente alcuni ostacoli da superare. È fondamentale che queste ragazze abbiano la possibilità di scambiare le proprie opinioni con donne che hanno già intrapreso il loro stesso percorso. Questi modelli possono fornire un quadro realistico dei vantaggi e degli svantaggi legati a una scelta professionale atipica e mostrare alle giovani aspiranti di non essere le sole, che la via è già stata percorsa da altre donne prima di loro. In questo contesto la rete delle specialiste ambientali “FachFrauen Umwelt – Professionnelles En Environnement” (ffu-pee) svolge un lavoro fondamentale.
In Ticino gli/le orientatori/trici scolatici/che svolgono una consulenza e un accompagnamento mirato alle studentesse e agli studenti che intendono intraprendere un percorso di studio atipico. È possibile richiedere una consulenza presso l'orientatore/trice di sede (Scuole Medie) oppure recandovi sul sito internet dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale (UOFSP).