Progetto
LA SCUOLA CHE VERRÀ permette a ogni allievo di essere seguito meglio e apprendere con maggiore efficacia in base alle proprie potenzialità.
Una riforma tra continuità e innovazione con l’obiettivo di:
- tenere ciò che c’è di buono
- migliorare ulteriormente la scuola ticinese
Un progetto costruito in 4 anni attraverso 2 consultazioni, l’incontro con tutti i docenti delle scuole obbligatorie e oltre 1400 risposte ai 2 questionari online, che ha portato ad una profonda revisione del progetto iniziale. Il 12 marzo 2018 il Parlamento ha approvato il credito per la sperimentazione.
Per la scuola dell’infanzia ed elementare la riforma propone un potenziamento delle risorse a disposizione di ogni istituto per favorire le buone pratiche, grazie a:
- Docenti supplementari come supporto al docente titolare (co-insegnamento).
- Generalizzazione dei docenti di materie speciali nella scuola elementare e possibilità di attivare il docente di educazione fisica o di educazione musicale anche nelle sezioni di scuola dell’infanzia.
Per la scuola mediala riforma prevede l’abbandono dei corsi A e B (livelli in matematica e tedesco) grazie a:
- Laboratori: per una parte del tempo l’insegnante lavora solo con metà classe, per un apprendimento più mirato. Esistono già in due materie, sono efficaci, e saranno estesi a otto materie.
- Atelier: in italiano, matematica e tedesco, per alcune ore, la classe è seguita dal docente disciplinare e da quello di sostegno, per far progredire ogni allievo, forte o debole. Così da non dover più ricorrere a lezioni private.
- Offerta regolare di opzioni orientative, artistiche, sportive e di approfondimento disciplinare a partire dalla prima media.
- Co-insegnamento: due docenti in classe che possono seguire gli allievi più da vicino.
- Più tempo per i docenti di classe da dedicare agli allievi per accompagnarli anche nelle scelte future.
PER UNA SCUOLA MODERNA DI QUALITÀ.