Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi il pomeriggio del 31 dicembre 2024.
Le persone afferenti al settore dell’asilo attribuite al Ticino, che fino al raggiungimento dell’indipendenza economica e sociale beneficiano di prestazioni di sostegno sociale, sono inserite in un processo di integrazione costituito da due fasi, ognuna delle quali gestita da un partner esterno. La prima fase prevede l’alloggio in un centro collettivo, mentre la seconda in un appartamento.
La procedura d’asilo è di competenza della Confederazione. Dopo l’arrivo in Svizzera e il deposito della domanda d’asilo, i richiedenti l’asilo vengono alloggiati in un Centro federale d’asilo (CFA), dove la domanda viene esaminata dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Una volta emanata la decisione – in alcuni casi prima della decisione finale – i richiedenti lasciano i CFA e vengono attribuiti a un Cantone.
Dal momento dell’attribuzione, il Cantone diventa responsabile per la loro presa in carico. Ad ognuno di loro viene quindi assegnato un alloggio, viene garantito l’accesso alle prestazioni di sostegno sociale e vengono forniti – in maniera graduale e calibrata secondo le necessità – gli strumenti per il raggiungimento dell’integrazione e dell’indipendenza sociale ed economica.
Esistono differenti statuti, che dipendono dall’esito della domanda d’asilo.
Il Cantone è competente per la presa in carico delle persone afferenti al settore dell’asilo, indipendentemente dal loro statuto, dal momento in cui esse gli vengono attribuite. Nel processo di presa in carico, suddiviso in due fasi, il Cantone coordina le attività dei partner esterni, che agiscono su mandato cantonale, e della rete sociale attiva sul territorio.
In una prima fase, della durata di circa 12 mesi, le persone attribuite al Cantone vengono alloggiate in un centro collettivo, dove cominciano il loro percorso d’integrazione. Questa prima fase, gestita da Croce Rossa Svizzera, Sezione del Sottoceneri (CRSS), è orientata all’acquisizione degli strumenti necessari per permettere alle persone alloggiate nei centri collettivi di muoversi sul territorio in maniera indipendente (corsi di lingua, di conoscenza del territorio, di igiene, apprendimento degli usi e costumi locali, ecc.).
Alle persone che completano la prima fase di integrazione vengono successivamente assegnati degli alloggi individuali. Questo passaggio segna l’inizio della seconda fase e dell’accompagnamento di Soccorso Operaio Svizzero (SOS), che si articola su tre assi principali: la richiesta di prestazioni di sostegno sociale erogate dall’Ufficio dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati (URAR), l’integrazione formativa e professionale e, infine, l’integrazione sociale.