Il processo di trasmissione si concretizza con l'entrata in azienda del riprenditore e l'uscita dello storico proprietario.
Si tratta di un avvicendamento che può risultare delicato, anche psicologicamente, per tutte le parti in causa e che va quindi gestito e accompagnato nel migliore dei modi.
Considerata la complessità della fase e per agevolare l’implementazione del processo di trasmissione, viene spontaneo suggerire alle aziende di appoggiarsi a una figura esterna e distaccata. Ciò permette un miglior arbitraggio dei processi e delle relazioni tra i diversi attori coinvolti nel processo successorio (predecessore, successore e collaboratori in primis), come pure una maggiore concentrazione da parte di questi medesimi attori sulle loro attività chiave.
In questa fase è pure fondamentale la gestione e la cura delle relazioni con gli stakeholder, in particolare durante il processo d'introduzione del successore, da parte del predecessore, ai principali portatori d’interesse dell’azienda. Se dovesse mancare questo passaggio, il riprenditore si ritroverebbe a dover spendere molto tempo ed energie a recuperare le relazioni perse a causa dell’uscita del loro punto di riferimento.
Assieme alla volontà di mettersi in gioco del riprenditore, è importante che il proprietario possa fornire a quest'ultimo tutte le informazioni e i feedback sul processo di trasmissione prima di lasciare l’azienda. Il riprenditore potrà così far tesoro dei suoi consigli e della sua esperienza.