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Christoph Blocher: ultima puntata?

09.12.2008

Articolo pubblicato dal "Corriere del Ticino"

Alcuni anni fa - ero un giovane medico cantonale - un consigliere di stato uscente dopo due legislature  disse: "non c'è nulla di più patetico che un pugile incapace di capire quando è il momento di scendere dal ring". Mi aveva colpito molto, aveva ragione. Una frase che in questi giorni mi martella la mente. Ma come fa Blocher a non capire ? Che rito vuole celebrare il suo partito ?

Il gruppo UDC alle camere, dopo laceranti discussioni interne, ha così deciso: presenterà il ticket "Blocher & Maurer". Più che un ticket sembra - appunto - un rito, forse un rito scaramantico. Un rito che permetta al suo partito di elaborare l'uscita di scena di questa forte personalità, di questo manager di successo rigettato come un corpo estraneo dalla politica federale. Blocher è un ex consigliere federale non più eleggibile per i partiti che occupano tre quarti dei seggi del Parlamento. L'elettorato - i 246 parlamentari - ha già deciso: non ci sarà un Blocher bis! Lo ha detto forte e chiaro. Proprio per ciò ai più pare incomprensibile che il pugile non scenda dal ring. Ma chi glielo fa fare? Che cosa ci guadagna lui, che cosa l'UDC? Invero non lo sanno neppure i colleghi del gruppo UDC, ai quali ho rivolto la domanda. Per quasi tutti si tratta del compimento di una missione personale, dell'ultimo atto di una pièce già scritta. Un epilogo drammatico: Blocher ha fatto il suo tempo.

Con Ueli Maurer il partito presenta un altro forte personaggio, il cosiddetto alter ego di Blocher, il presidentissimo che per due decenni ha costruito l'UDC svizzera, facendo triplicare il numero di aderenti e portando nel Parlamento federale 65 rappresentanti, il gruppo più numeroso. Linea politica identica, stesso Cantone d'origine (ZH), intelligenza tattica comune, personalità diverse. Blocher istrionico con tratti narcisisti, Maurer schivo e tenace, dal pugno di ferro. Tutti gli altri nomi avanzati negli ultimi 20 giorni sono scomparsi. Passo per passo Maurer sta conquistando la fiducia di molti parlamentari scettici, evidenziando una personalità schietta e promettendo il rispetto delle istituzioni. Non più dunque il Maurer provocatore e insolente, ma un Maurer ... ritoccato. Avrà così il sostegno del gruppo PLR, mentre il PPD sembra scettico, la sinistra contraria. Loro cercano alternative, anche fuori casa UDC. Ce la farà Maurer ? Vedremo ... la prudenza, dopo il 12 dicembre 2007, è d'obbligo.

Che succederà la notte dei lunghi coltelli? Quali trame segrete, quali alleanze verranno strette attorno ai tavoli dei bar bernesi? Chi sarà la prossima vittima? E se un candidato UDC non ufficiale ottenesse la maggioranza? L'UDC ha già annunciato che in tal caso lo escluderà dal partito: sarà così nuovamente all'opposizione, un ruolo invero più teorico che pratico nel nostro sistema politico basato sulla concordanza. Nessuno in teoria contesta all'UDC il diritto di sedere in Consiglio federale. Maurer è una vecchia volpe, con grande esperienza. Ha imparato la capacità di mediazione nel creare la nuova UDC nazionale.

Insomma se sorprese ci saranno lo vedremo il 10 dicembre: dubito però che il Parlamento viva nuovamente una giornata storica. Un bis a 12 mesi sarebbe un evento eccezionale, forse eccessivo o nefasto per l'architettura politica elvetica. Vedremo: la diretta - oltre che in televisione - è garantita anche su internet alla pagina www.parlament.chWebTV Live+). Un giorno importante per la Svizzera!

Autori

Ignazio Cassis

Ignazio Cassis