Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Trasporti pubblici e traffico lento: un'esperienza diretta!

17.09.2009

Il Consigliere nazionale ticinese Ignazio Cassis è incappato in un radar sull'autostrada. A causa della velocità eccessiva gli è stata ritirata la licenza di guida. Per continuare a muoversi su tutto il territorio nazionale, ha dovuto fare a meno dell'automobile, scoprendo una nuova forma di mobilità. Abbiamo voluto raccogliere la sua testimonianza.

actionsanté: dott. Cassis, come si vive da politico federale senz'auto?

 Cassis: si vive e si sopravvive! Non è per nulla evidente riorganizzare il proprio modo di spostarsi, dipendere così fortemente da terzi. Ma, appunto, si riesce a sopravvivere, soprattutto per una durata limitata a tre mesi.

 Quali sono i maggiori problemi che ha riscontrato?

 Certamente muoversi in Ticino. I collegamenti nel Cantone sono difficili per la configurazione del territorio. Si arriva anche in periferia, ma senz'auto ci vuole davvero molto tempo. Aumentare le frequenze dei trasporti sarebbe una soluzione, ma forse non c'è abbastanza popolazione. Il viaggio per Berna lo faccio invece sempre in treno: è sicuro e comodo, anche se un po' lungo (4 ore da Lugano). Purtroppo tra Biasca e Arth-Goldau non è quasi possibile avere una connessione telefonica: ciò è un problema se si vuol lavorare. Inoltre le FFS potrebbero migliorare ulteriormente l'offerta, magari con un maggior numero di vagoni "business" e con vagoni per svolgere attività fisica.

 Si dice però che non tutti i problemi vengono per nuocere! E' il suo caso?

 Che dire ... ho effettivamente scoperto una nuova dimensione del vivere, un nuovo Paese. Viaggiare col trenino Lugano-Ponte Tresa oppure con le auto postali ha qualcosa di romantico: si riscopre un territorio dimenticato, lo si guarda con nuovi occhi. I ricordi di bambino e di adulto si mescolano nella solitudine del momento, i pensieri corrono liberi. C'è più tempo per meditare su sé stessi, la vita, il tempo che passa. Talvolta si è pervasi da una componente nostalgica.

 Lei pensa che delle azioni sull'ambiente di vita dell'individuo possano facilitare l'adozione di uno stile di vita più sano? O questo deve essere lasciato alla responsabilità individuale?

 Sono convinto che ci vogliano sia azioni sull'ambiente di vita, sia azioni mirate al comportamento individuale. La responsabilità individuale è certamente il fulcro su cui agire, ma occorre creare le premesse affinché l'individuo possa compiere le proprie scelte. Si può e si deve certamente motivare una persona a mangiare più frutta e verdura, ma questa deve trovare facilmente sul mercato prodotti di buona qualità e a un costo concorrenziale rispetto a cibi meno sani. Stessa cosa per il movimento: per muovermi devo disporre di spazi verdi anche in città, di piste ciclabili, di strutture sportive: l'urbanistica dovrebbe tenerne conto!

 Da politico e da consumatore, come percepisce actionsanté?

 Come un'azione collettiva necessaria, nella quale lo Stato ha un ruolo promotore. Un'azione finalizzata a migliorare il capitale di salute dell'individuo e della popolazione, un investimento per mantenere prospera la Svizzera, anche in termini economici.

 Che insegnamenti tira dall'esperienza senza licenza di guida ?

Prima di tutto che bisogna prestare infinita attenzione ai limiti di velocità, malgrado tutti i pensieri e il tempo tiranno: il prezzo da pagare per una banale distrazione è elevato, sia per me che per gli altri! Poi che ogni medaglia ha anche il suo rovescio: ho ritrovato un po' di tempo per camminare e per meditare. In fin dei conti ho investito tempo per la mia salute fisica e mentale.

Autori

Ignazio Cassis

Ignazio Cassis