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09.5499 Legge sulle lingue

03.12.2009

Durante la tradizionale ora delle domande del lunedì, il Consigliere nazionale Ignazio Cassis ha chiesto al Consiglio federale in che modo e con quali mezzi finanziari esso intende incoraggiare concretamente il plurilinguismo nell'amministrazione federale. Il presidente della Deputazione ticinese ha ricordato al governo che il Parlamento accorda una grande importanza alla Legge sulle lingue ed attende l'entrata in vigore dell'Ordinanza di applicazione.

Il capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha risposto che la Sezione 2 dell'Ordinanza (parte che tocca proprio l'amministrazione federale), deve ancora essere discussa nei diversi Dipartimenti, perché alcune questioni giuridiche, di contenuto e finanziarie non sono ancora state risolte. La gestione del dossier compete al Dipartimento dell'Interno, ha ricordato Hans-Rudolf Merz. Non è ancora possibile dire quali saranno le conseguenze finanziarie dell'Ordinanza, secondo il ministro delle finanze. Il plurilinguismo non è sostenuto solo con la Legge sulle lingue, ma anche con altre misure, come le formazioni linguistiche, i bandi di concorso nelle tre lingue nazionali e, il prossimo anno, anche con una giornata di riflessione sul "Plurilinguismo e identità interculturale" organizzata dall'Ufficio federale del Personale, ha concluso Merz. Il ministro ha ribadito che il governo non sottovaluta il problema del plurilinguismo e segue con attenzione le statistiche annuali sulla rappresentatività linguistica.

(30 novembre 2009, I. Cassis)