La scuola che verrà - Proposte per una riforma tra continuità e innovazione - page 5

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Sommario
Prefazione
4
Introduzione
5
I
.
Gestire l’eterogeneità
11
I
.A
Personalizzazione
12
I
.A.1
Forme e approcci didattici
12
I
.A.2
La riorganizzazione della griglia oraria
15
I
.A.3
Le opzioni
20
I
.B
Differenziazione
21
I
.B.1
Una risposta all’eterogeneità
22
I
.B.2
La differenziazione come supporto all’equità
23
I
.B.3
Pratiche di pedagogia differenziata
23
I
.B.4
Differenziazione e forme didattiche: buone pratiche e testimonianze
26
II
.
La valutazione
31
II
.A
Lemodalità di valutazione
31
II
.B
La cartella dell’allievo
32
II
.C
Il quadro descrittivo degli apprendimenti
33
II
.C.1
Un quadro descrittivo per due tipi di valutazione
33
II
.C.2
Differenziazione della valutazione
36
II
.D
Transizione al postobbligo
36
II
.D.1
Raccomandazioni sui criteri di accesso
37
III
.
I docenti
43
III
.A
La collaborazione
44
III
.A.1
I vantaggi della collaborazione
45
III
.A.2
Collaborazioni istituzionali
45
III
.A.3
Il gruppo di materia e i coordinatori di materia
47
III
.A.4
Il co-insegnamento
48
III
.A.5
Il portale Internet
53
III
.B
La formazione iniziale e continua dei docenti
54
III
.B.1
La comunità di pratica e di apprendimento professionale
55
III
.B.2
Orientamenti dell’offerta di formazione continua
56
IV
.
L’istituto scolastico
58
IV
.A
L’autonomia degli istituti
61
IV
.B
I luoghi dell’apprendimento
61
IV
.B.1
Esempi elaborati dagli studenti del corso di laurea in architettura di interni della SUPSI
63
V
.
Condizioni di attuazionedella riforma
67
V
.A
Condizioni quadro
67
V
.B
Consultazione e sperimentazione
68
V
.C
Preventivo finanziario
68
Note bibliografiche
71
Bibliografia
72
1,2,3,4 6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,...84
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