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Paul Vogt (1907-2003)

da Flawil (nel canton San Gallo)

Meccanico di formazione, iniziò anche gli studi di medicina. In parallelo coltivò la passione per la scultura ed eseguì delle opere su commissione. Ciò gli permise di finanziarsi un viaggio in Indonesia. Sull’isola di Giava fu assunto come assistente geologo da una società mineraria. Visse per 16 anni nella giungla, a stretto contatto con i nativi. Nel 1942, a causa dell’invasione del Giappone, si arruolò nell’esercito inglese. Fu catturato dai giapponesi e venne liberato nel 1945. Nel 1948 tornò in Svizzera e ricevette una medaglia dall’addetto militare inglese. Un anno dopo si stabilì ad Ascona e si dedicò alla scultura. Entrò nella cerchia di artisti del luogo, stringendo amicizia con Otto Bachmann, Mischa e Ignaz Epper e Herbert Leupin. Durante l’estate soleva rifugiarsi in Valle Leventina, sul monte Cassin, dove reperiva il legno per realizzare le sue opere e oggetti comuni come pipe e bastoni. Nel 2007 la Fondazione Epper lo ha omaggiato con una mostra.

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