Luigi Snozzi (1932-2020)
di Mendrisio
Nato nel 1932, Luigi Snozzi si è formato come architetto al Politecnico di Zurigo ed è considerato il capofila della cosiddetta nuova scuola ticinese di architettura. Sollecitato per diversi progetti urbani in tutto il mondo, il suo nome ha fatto il giro del mondo per il valore dei suoi concetti urbani che andavano ad abbracciare le città con linee moderne inserite al meglio nel territorio. Snozzi è stato inoltre tra i primi ticinesi a ottenere una cattedra tra le università d’Oltralpe, più precisamente a Losanna. Nell’arco della sua vita, egli è stato professore al Politecnico di Zurigo (negli anni ’70 e nel 2003-2004), e al Politecnico di Losanna (1985-1997), oltre che in diverse università e scuole di architettura in Svizzera e all’estero. Era inoltre titolare di studi a Locarno (1958), Zurigo (1975-88) e Losanna (1988), e ha collaborato con Mario Botta, Tita Carloni, Aurelio Galfetti, Bruno Jenni e Livio Vacchini. Tra le sue opere, che ben rappresentavano l’idea di apertura dei villaggi verso le città, vi è Casa Snider e Casa Cavalli a Verscio, così come Casa Bianchetti a Locarno. Il suo nome si accosta poi alla riqualifica del villaggio di Monte Carasso e del suo convento. Snozzi si è spento a causa del Covid-19 il 29 dicembre 2020, all’età di 88 anni.
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