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Rainis (1865-1929)

dalla Lettonia

Tra i maggiori poeti e drammaturghi che la Lettonia abbia mai avuto, Rainis (pseudonimo di Janis Pliekšans) nacque nel 1865 nel Paese balcanico. Negli anni Novanta lavorò come giornalista e si avvicinò al marxismo, causa per la quale fu arrestato dai russi nel 1897 e sbattuto in prigione; qui lesse i grandi classici della letteratura e tradusse il Faust di Goethe. Tornò a Riga nel 1903 ma due anni più tardi, complice la rivoluzione, si recò di nuovo in esilio in Svizzera, a Castagnola. Qui trascorse insieme alla moglie Aspazija (anche lei poetessa) quasi quindici anni e scrisse le sue opere migliori, come testimonia la candidatura al Premio Nobel nel 1920. All'inizio degli anni Venti tornò in Lettonia e qui proseguì la carriera artistica, divenendo però anche ministro della pubblica istruzione - carica ricoperta dal 1926 al 1928. Rainis morì un anno dopo, nel 1929.

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