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Benedetto Croce (1866-1952)

dall'Italia

Tra i più importanti filosofi e storici italiani di sempre, Benedetto Croce nacque nel 1866. Intraprese gli studi di giurisprudenza, ma dopo poco tempo si dedicò ai corsi universitari di etica e morale e alla ricerca; nel 1903 fondò la rivista "La Critica". Nel corso degli anni sviluppò una linea di pensiero sempre più innovatrice e nel 1910 coprì anche la carica pubblica di senatore, divenendo ministro dell'Istruzione nel 1920-21. Dal 1924 in poi (anno dell'omicidio di Giacomo Matteotti) si ritirò dalla vita politica e si oppose con forza al fascismo, come dimostrò il suo Manifesto degli intellettuali antifascisti nel 1925. Nell'ottobre 1936, su invito di Delio Tessa, fu protagonista a Lugano di un memorabile discorso ai microfoni della radio svizzera-italiana, opportunità negatagli in Italia da Mussolini. Superata la Seconda guerra mondiale, fu ministro e membro della Costituente ma dal 1948 Croce proseguì l'attività culturale a tutto campo fino al giorno della morte, avvenuta a Napoli nel 1952.

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