Francesco Avanzini (1867-?)
da Curio
Nato a Curio nel 1867, Francesco Avanzini lasciò il Malcantone in giovane età e trovò fortuna in Argentina. Emigrò a Buenos Aires dove comprò diversi terreni e una fattoria con bovini e oltre mille cavalli. Nonostante ciò, rimase sempre in contatto con il suo Comune natale e all'incirca nel 1905 (su consiglio dell'architetto Domenico Donati di Astano, anche lui emigrato in Sud America) decise di costruire casa nel Malcantone. Affidò l'incarico all'architetto Giuseppe Bordonzotti e nei cinque anni successivi l'emigrante supervisionò la progettazione per corrispondenza, nel tentativo di coniugare nella costruzione lo spirito dell'America latina con la tradizione locale. I lavori furono avviati nel 1909 ma Avanzini visitò il cantiere solo nel 1910, anno in cui fu ultimata la costruzione. L'edificio fu ribattezzato "villa Pierina" in ricordo della figlia di Francesco che morì prematuramente, ma l'emigrante non ci visse mai se non per un breve soggiorno nel 1914. Un'invasione di cavallette aveva infatti distrutto il raccolto dei suoi terreni in Argentina, e così Avanzini dovette vendere villa Pierina alla cugina Maddalena per recuperare le perdite. Con ogni probabilità, l'emigrante morì in Argentina.
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