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Tommaso Carlone (1586?-1667)

da Rovio

Nato nel 1586 circa a Rovio, Tommaso Carlone era il discendente di una famiglia di artisti che operò principalmente a Genova. Fu in questa città che esordì come scultore nelle chiese di S. Ambrogio e S. Siro, ma poi tra il 1634 e il 1635 fece la sua prima apparizione a Torino dove svolse dei lavori minori nei palazzi ducali. Non si sa molto della sua vita da quel momento fino al 1653, anno del suo  ritorno nel capoluogo piemontese, ma si ipotizza un ritorno in Ticino. A Torino svolse fino al 1656 lavori di ornamentazione nella chiesa di S. Carlo e, contemporaneamente, firmò alcune opere alla cappella del santuario di San Francesco da Paola, ultimate dai figli dopo la sua morte. Per la chiesa di San Pietro a Cherasco, nel 1658 realizzò in marmo di Carrara una statua della Vergine col bambino, mentre l’anno seguente eseguì degli stucchi in una cappella del duomo di Chieri. A lui è pure attribuito il busto del duca Carlo Emanuele I di Savoia, situato sulla porta della chiesa dell’Eremo di Pecetto Torinese. Morì a Torino nel 1667; in suo onore i figli eressero nella chiesa di San Francesco da Paola un monumento funebre (vd foto). Una caminiera da lui scolpita all'inizio della carriera (e oggi conservata a Mendrisio) è stato segnalata nel 2023 dal progetto "Resta di stucco", curato dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).

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