Vincenzo Vela (1820-1891)
di Ligornetto
Cresciuto nel villaggio momò di Ligornetto, il futuro scultore Vincenzo Vela raggiunse il fratello maggiore Lorenzo a Milano all'età di 13 anni, e lì lavorò come apprendista scalpellino. Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera, a metà degli anni Quaranta assunse i primi incarichi privati. Nel 1847 si spostò a Roma per poi tornare in Ticino e realizzare due dei suoi maggiori capolavori: lo "Spartaco" e la "Desolazione". Dal 1856 fu di casa a Torino dove insegnò scultura all'Accademia Albertina per oltre dieci anni, ma senza smettere di scolpire. L'attività artistica proseguì anche dopo il 1867 e vide Vela lavorare nella sua villa di Ligornetto per numerosi committenti che portarono le sue opere in tutto il Nord Italia e in numerosi Comuni ticinesi. Buona parte delle sue creazioni sono raccolte oggi dal Museo Vincenzo Vela, sorto nel paese natio di Ligornetto e ceduto alla Confederazione Elvetica alla fine del XIX secolo dal figlio Spartaco, anch'egli artista ma nel campo della pittura.
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