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Luciano Zuccoli (1868-1929)

di Calprino (Paradiso)

Tra i più prolifici autori italofoni a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, Luciano Zuccoli (pseudonimo di Luciano von Ingenheim) nacque nel 1868 a Calprino, l'attuale Paradiso. Figlio di madre italiana e padre tedesco (da qui il suo vero nome), trovò fortuna in Italia come giornalista e scrittore. Diresse infatti la Provincia di Modena prima e la Gazzetta di Venezia poi per quasi un decennio, dal 1903 al 1912; successivamente fu assunto dal Corriere della Sera per il quale scriveva novelle. Grande conoscitore degli ambienti mondani del nord Italia, pubblicò con importanti case editrici oltre quaranta romanzi nel giro di una trentina d'anni tra cui La vita elegante, Le cose più grandi di lui, Per la sua bocca e Roberta. Romanzi altrettanto fortunati come Kiff Tebbi e La freccia nel fianco ebbero una trasposizione cinematografica rispettivamente nel 1927 e nel 1945, anche se il film più celebre nato da un suo scritto (La divina fanciulla) fu Divina creatura, diretto nel 1975 da Giuseppe Patroni Griffi e interpretato da attori di primo piano come Marcello Mastroianni, Laura Antonelli, Terence Stamp e Michele Placido. Zuccoli morì a Parigi - città dove si ritirò negli ultimi anni di vita - nel 1929.

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