Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

La nuova Corte europea dei diritti dell'uomo

La Corte europea dei diritti dell’uomo, fondata sulla omonima convenzione, rappresenta l’istituzione più importante e sollecitata del Consiglio d’Europa.

La Corte europea dei diritti dell’uomo istituita dalla Convenzione, così come modificata, è composta da un numero di giudici pari a quello degli Stati contraenti (tutt'ora 47). Non vi è alcuna restrizione quanto al numero di giudici aventi la stessa nazionalità. I giudici sono eletti, ogni volta per sei anni, dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Tuttavia, il mandato di una metà dei giudici eletti in occasione delle prime elezioni scadrà dopo tre anni, in modo che il rinnovo dei mandati della metà dei giudici abbia luogo ogni tre anni.

I giudici siedono nella Corte a titolo individuale e non rappresentano nessuno Stato. Non possono esercitare alcuna attività incompatibile con i loro doveri di indipendenza e imparzialità o con la disponibilità richiesta da un’attività esercitata a tempo pieno. Il mandato dei giudici scade allorquando raggiungono l’età di 70 anni.

La Corte plenaria elegge il suo presidente, due vice-presidenti e due presidenti di sezione per un periodo di tre anni1.