Testimonianza del Sindaco di Alto Malcantone
Curzio Sasselli
È soddisfatto dell'aggregazione? Per quali motivi?
Premetto che non ho potuto partecipare al processo aggregativo dei Comuni di Arosio, Mugena, Vezio, Fescoggia e Breno, concretatosi nell'anno 2005, e questo perché non ancora domiciliato nel Comune.
Per l'Alto Malcantone ci si può dichiarare parzialmente soddisfatti. Se da un lato è stato possibile migliorare e potenziare l'offerta di servizio e affrontare alcuni investimenti che i singoli ex Comuni non erano in grado di realizzare, dall'altro le promesse contenute nel rapporto d'aggregazione in termini di investimenti, di servizi e di pressione fiscale non hanno potuto essere mantenute. Parimenti le disparità finanziarie delle singole frazioni e il diverso grado di urbanizzazione hanno fatto sì che in alcune frazioni gli investimenti si sono arrestati, per dedicare maggiore attenzione a quelle che ancora non raggiungono un grado di infrastrutturazione accettabile, con conseguente malcontento dei primi, che altresì si vedono imposti tributi superiori a quanto praticato prima.
Il problema principale è che nel progetto aggregativo non vi era un chiaro obiettivo di stabilità finanziaria a lungo termine e caduti gli aiuti cantonali la situazione è tornata difficile.
Se potesse tornare indietro la rifarebbe? Per quale motivo?
L'aggregazione proposta aveva una logica territoriale coerente, ma senza poter disporre delle risorse finanziarie necessarie per poter gestire convenientemente il grande e pregiato territorio di cui l'Alto Malcantone è dotato.
Il secondo passo che si voleva affrontare, con l'estensione dell'aggregazione a Comuni che disponessero delle risorse finanziarie necessarie per garantire la qualità di vita raggiunta e costruire un Comune completo (aree lavorative, di residenza, di turismo, di svago), non ha superato il voto popolare e quindi lascia l'Alto Malcantone in una posizione marginale.
In conclusione ritengo che, senza un progetto equilibrato sotto tutti gli aspetti e che permetta uno sviluppo sostenibile dell'ente locale, non si debbano praticare aggregazioni incomplete (in quest'ambito anche il Cantone deve fare uno sforzo importante nel garantire i finanziamenti necessari). Agire diversamente crea delle false speranze nella popolazione, che portano a malcontento e ad una perdita di fiducia nelle istituzioni.
Quali sono i punti di forza dell'aggregazione?
Personalmente sono favorevole alla politica d'aggregazione promossa dal Cantone e questo per dare una crescita ai Comuni e permettere loro di riacquisire le competenze perse negli anni. Molte realtà locali non sono più in grado di gestire, promuovere e governare lo sviluppo del proprio territorio in un contesto socio-economico che muta con straordinaria rapidità. Il Comune deve essere in grado di dare risposte convincenti per continuare a dimostrare la propria utilità.
I principali punti a sostegno dell'aggregazione sono di dotare i Comuni di: maggiori risorse (territoriali, demografiche e finanziarie); progettualità; unità d'intenti e velocità decisionale; forza contrattuale e riassunzione di compiti delegati ad altri enti. Vi sono pure numerose opportunità, ma che dipendono dal progetto, quali ad esempio: composizione di comuni territorialmente completi (lavoro, residenza, tempo libero, svago, ...); creazione di spazi pubblici di qualità; potenziamento coordinato dei servizi e miglioramento di quelli esistenti; adozione di strategie di promozione del territorio; rivalutazione del ruolo politico e amministrativo; limitazione degli sprechi; ...
Cosa consiglia ai Comuni in procinto di aggregarsi?
Di impiegare il tempo necessario nell'analisi dei punti di forza e le debolezze del progetto che si vuole promuovere, nonché delle opportunità e dei rischi che potrebbero verificarsi.
In democrazia non c'è una scelta matura e coerente se essa non poggia su un progetto chiaro e completo. Non c'è proposta che non possa essere compresa e dibattuta da una popolazione come la nostra, semmai esiste il rischio di non riuscire a comunicarla, di renderla trasparente e comprensibile.