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Testimonianza del Sindaco di Capriasca

Andrea Pellegrinelli

E' soddisfatto dell'aggregazione ? Per quale motivo?

Sì. Il nuovo comune ha, nonostante la situazione finanziaria non particolarmente brillante, la possibilità di offrire un buon servizio ai cittadini e può mettere in cantiere le opere necessarie al recupero infrastrutturale accumulato negli ultimi decenni, soprattutto in ambito scolastico, mantenendo una pressione fiscale ragionevole (95%). Inoltre non vi è stata, a mio parere, la paventata perdita di identità delle singole realtà degli ex comuni, ed anche il contatto diretto tra le autorità, l'amministrazione ed i cittadini è rimasto immediato, senza risentire minimamente della vastità del territorio e dell'elevato numero di frazioni.

Se potesse tornare indietro la rifarebbe? Per quale motivo?

Senza ombra di dubbio. Il nostro è un territorio storicamente unico. Già per questo una seria riflessione si imponeva di fronte alle mutate esigenze relative al funzionamento degli Enti Locali. Al di là dell'impossibilità concreta di continuare a mantenere in vita gli ex comuni, principalmente per ragioni di scala e di eccessivo frazionamento del territorio, solo la semplificazione istituzionale ha permesso di affrontare e pianificare seriamente lo sviluppo di tutto il comprensorio.

Quali sono i punti di forza dell'aggregazione?

Per la nostra in particolare direi la coerenza territoriale e storica. In generale la possibilità di avere un'amministrazione più efficiente e specializzata, già solo per questioni di numeri. Infine il comune può riprendere in mano le redini del proprio destino, anche se occorre non farsi troppe illusioni in merito.

Cosa consiglia ai Comuni in procinto di aggregarsi?

Occorre cercare di costruire una nuova realtà territorialmente sensata e coerente. Inoltre bisogna preoccuparsi non solo del moltiplicatore, ma occorre progettare una casa comune che non sia solo la giustapposizione di realtà che poco o nulla hanno da spartire tra loro.