Testimonianza del Sindaco di Collina d'Oro
Sabrina Romelli
È soddisfatta dell'aggregazione? Per quali motivi?
Sono soddisfatta dell'aggregazione tra Agra, Gentilino e Montagnola, avvenuta nel 2004. Nonostante qualche difficoltà iniziale, con calma e perseveranza dopo poco tempo si è riusciti ad avere tutti i servizi dell'amministrazione efficaci ed efficienti. Inoltre i servizi esterni, la pianificazione e la gestione del territorio sono più razionali e meglio organizzati.
A volte risulta difficile far capire ai cittadini che bisogna ragionare come un comune unico. Ognuno guarda il suo "orticello" senza valutare il risultato complessivo. Ma sono sicura che con il tempo anche questo scoglio verrà superato.
Se potesse tornare indietro la rifarebbe? Per quale motivo?
La rifarei subito. La nostra realtà è sempre stata unita, la scuola consortile esisteva già da decenni, di conseguenza le giovani generazioni sono cresciute assieme. La popolazione partecipava già alle feste campestri di tutta la Collina; in definitiva si conoscevano già le realtà dei tre comuni.
Non bisogna poi scordare che risulta sempre più difficile trovare le persone che si mettano a disposizione per le cariche politiche. Avere solo un municipio e un consiglio comunale invece di tre, rende la ricerca molto più facile.
Quali sono i punti di forza dell'aggregazione?
L'aggregazione ha portato innumerevoli vantaggi alla popolazione. Oltre a quanto detto sopra posso dire che prima dell'aggregazione non si disponeva di un corpo di polizia che potesse garantire la sicurezza su tutto il territorio. Inoltre la forza finanziaria per poter effettuare degli investimenti è maggiore; senza l'aggregazione difficilmente il centro ricreativo ex UBS avrebbe potuto essere acquistato.
Vi è pure una visione del territorio più ampia in una realtà molto simile che permette una gestione ed una pianificazione più razionale. E questi non sono che alcuni esempi.
Cosa consiglia ai Comuni in procinto di aggregarsi?
A questi comuni posso dire che è molto importante informare e coinvolgere la popolazione nella decisione sull'aggregazione. Questo per creare il consenso, più si informa e meno i cittadini hanno l'impressione che una decisione sia presa e imposta dall'alto.